Arresti scandalo Sas: le opposizioni chiedono chiarezza

Dopo il nuovo arresto a Firenze di un vigile urbano coinvolto nell'inchiesta, il centrodestra in Palazzo Vecchio: "Ombre inquietanti". Sinistra Progetto Comune: "No ai silenzi, lunedì ci siano aggiornamenti”. Pd e Lista Nardella: "Polemica assurda e pretestuosa"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 aprile 2020 18:16
Arresti scandalo Sas: le opposizioni chiedono chiarezza

Dopo aver letto degli sviluppi sulle contravvenzioni facilmente archiviate da alcuni componenti della Polizia Municipale, le opposizioni chiedono chiarezza.

“Avevamo lasciato la questione Sas a fine gennaio chiedendoci quante altre persone potessero emergere nell'inchiesta e quali altri provvedimenti cautelari sarebbero potuti scattare. Oggi apprendiamo la notizia degli arresti domiciliari per un funzionario di Sas, già precedentemente arrestato e di un ispettore della Polizia Municipale a capo fino a pochi mesi fa dell'ufficio contravvenzioni, con l'aggiunta di altri otto indagati a vario titolo per corruzione, abuso d'ufficio, falso".

Questa la riflessione di Ubaldo Bocci, coordinatore Centrodestra, Jacopo Cellai, capogruppo Forza Italia, Alessandro Draghi, capogruppo Fratelli d’Italia e Federico Bussolin, capogruppo Lega. "La notizia dell'arresto dell'ispettore della Polizia Municipale - proseguono - è pesantissima e pone ombre pesanti sul funzionamento di quell'ufficio. Gestiva da solo i verbali? Godeva di assoluta autonomia? Nessuno controllava il suo operato? Nel frattempo i vertici di Sas sono sempre al loro posto, il presidente Agresti e il direttore generale Rebecchi, nominati da Nardella.

Non è cambiato niente nonostante emerga un quadro sempre più inquietante dove nessuno di quelli che guidavano l'azienda si era accorto di quanto accadesse sotto il loro naso. Nardella aveva invitato Rebecchi a fare un passo indietro ma evidentemente Rebecchi non lo ha ascoltato. E non ci pare che il sindaco abbia insistito più di tanto in effetti. E non possiamo ignorare i ruoli e i collegamenti politici di coloro che secondo le indagini hanno avuto l'aggiustamento della multa. C'è un quadro fosco che rischia ancora di estendersi e che mina la fiducia del cittadino nelle Istituzioni. Ci aspettiamo una parola da parte del Sindaco Nardella”, concludono.

“Sulla SAS – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – abbiamo sollevato domande precise e proposte puntuali. Alcune ancora attendono di essere discusse in Consiglio comunale, mentre non poche risposte tardano ad arrivare. Dare la colpa all'emergenza Covid-19 sarebbe davvero infantile. Basta controllare le date per capire che su questo fronte prosegue un cattivo esempio di governo, anche nelle modalità. Il Sindaco è venuto in Palazzo Vecchio a leggere un elenco di strade, mentre la maggioranza ha sempre alzato gli scudi contro le “strumentalizzazioni”.

Nel frattempo la Lega ha provato a cavalcare il tema nel suo stile di forza sempre pronta a un governo di larghe intese, ma tesa a buttarla in cronaca per avere un po' di visibilità. Lunedì, anche se in forma telematica, chiediamo che il Consiglio comunale possa ascoltare un aggiornamento da parte del Sindaco o della Giunta, senza ritrovarsi bloccata da una litania di vie e viali. Ricordiamo che Sinistra Progetto Comune – aggiungono Palagi e Bundu – è l'unico gruppo consiliare che ha chiesto scusa alla cittadinanza per uno brutto spettacolo che si è rinnovato in questi giorni. La confusione regna sovrana anche per quanto riguarda i vertici di SAS, un'azienda che doveva essere rilanciata in questo 2020 e che dopo gli scandali si ritrova con il direttore che ancora non ha dato le dimissioni, nonostante siano state richieste dal Sindaco.

Fino al 2022 ha per altro un posto garantito presso il nostro Comune, come da decisione fortemente contrastata dalla sinistra di opposizione (Firenze Riparte a Sinistra prima e Sinistra Progetto Comune ora). Continuano inoltre a uscire fuori nomi legati fortemente a rapporti fiduciari, stavolta coinvolgendo il candidato alla presidenza della Regione Toscana del centrosinistra. Anche su questo – concludono Palagi e Bundu – sarebbe opportuno ascoltare alcune parole precise, non tanto nel merito degli accertamenti che spettano alla magistratura, quanto come critica e autocritica sul costume politico che continua a venire fuori sulla stampa... Chi lavora onestamente in SAS e il Comune di Firenze meritano un governo locale migliore”.

“Alla luce di quanto emerso sulla stampa in relazione al cosiddetto scandalo multe, crediamo che il presidente del Consiglio Regionale e futuro candidato Governatore della Toscana, Eugenio Giani e l’attuale Sindaco di Firenze, Dario Nardella, non possano più limitarsi al silenzio, né possano continuare ad evitare l’argomento, demandando tutto al corso della giustizia. La magistratura farà senza dubbio il suo percorso e non spetta certo a noi valutare eventuali colpe, ma crediamo che Firenze e la Toscana meritino di sapere se negli uffici del sindaco e del presidente del Consiglio Regionale si fa vera amministrazione o se si pensa a come non pagare le multe personali.

Giani e Nardella sono in grado di assicurarci questo?” A porre questo interrogativo è il portavoce regionale di Fratelli d’Italia della Toscana, Francesco Torselli. “Questa indagine - prosegue Torselli - che coinvolge figure di massima fiducia e di assoluta vicinanza al presidente Giani ed al sindaco Nardella, mostra ancora una volta come il Pd e la sinistra usino le istituzioni come fossero un affare fra amici: se quello che leggiamo oggi sui giornali fosse confermato nelle aule del tribunale, potremmo dire che la sinistra ancora una volta cambia uomini, ma non cambia metodi.” “Se quanto emerso oggi sulla stampa venisse confermato - conclude il portavoce regionale del partito di Giorgia Meloni - Nardella dovrebbe quantomeno lasciare SAS in regime di commissariamento, evitando di nominare un nuovo direttore di cui ora la società non ha assolutamente bisogno, mentre Giani farebbe bene a rivedere la propria candidatura a Governatore della Toscana”.

Non si fa attendere la replica dei capogruppo Pd e lista Nardella a Palazzo Vecchio, Armentano e Dardano: "Una polemica assurda e pretestuosa quella sollevata da Lega e centrodestra e da Sinistra Progetto Comune. L'inchiesta Sas è partita su impulso di questa amministrazione, non abbiamo mai avuto niente da nascondere e ne abbiamo parlato noi per primi, anche in Consiglio comunale. È giusto e doveroso che la magistratura faccia chiarezza, e siamo noi i primi a volere che questo si concretizzi.

È però ridicolo che la Lega faccia sciacallaggio politico, tirando in ballo persone che non sono neppure indagate – ci chiediamo dove sia finito il garantismo di cui parlano – e che sia il centrodestra che Sinistra Progetto Comune facciano finta di non ricordarsi che il sindaco è intervenuto subito sulla vicenda, nel salone dei Duecento, in modo chiaro e fermo. Evidentemente fa comodo strumentalizzare per cercare visibilità mentre noi siamo impegnati a trovare risposte ai cittadini di Firenze per uscire dall’emergenza Covid-19”.

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