FIRENZE- Viene valutato con soddisfazione dai partecipanti l’incontro online di ieri tra i soggetti interessati ad attraversare il fiume nell’area più centrale della città, sia con la navigazione sportiva, sia con quella commerciale per i turisti. Era stato convocato la scorsa settimana dall’assessore ai beni comuni Cosimo Guccione e dall’Assessore all’Ambiente Andrea Giorgio. Vi hanno partecipato la Società Canottieri Firenze, dal 1886 è la più antica realtà di canottaggio della città, l’associazione I Renaioli, che fa navigare sull’Arno i barchetti storici, e i gestori di Arnoboat, la barca da crociera sull'Arno in stile parigino, della flottiglia di gommoni e delle tavole sup per attività sportiva.
Le questioni da dirimere sono caratterizzate da iper-complessità, a causa della selva amministrativa di competenze attribuite a diversi enti e anche al tradizionale rischio costituito dall’imprevedibilità del corso d’acqua. Tra l’altro l’amministrazione municipale non è l’ente pubblico con le maggiori funzioni di governo del fiume e ancora oggi c’è poca comunicazione tra soggetti istituzionali preposti.
Il frutto di questo primo confronto pubblico è la convergenza di tutti i presenti verso un obiettivo di autoregolamentazione spontanea della navigazione, che di recente si è fatta particolarmente affollata. Ciò verrà intanto perseguito con una conversazione costante, grazie un supporto digitale.
Approfondimenti
“Non c’è dubbio che la stagione estiva che si avvicina -spiega Tommaso Pucci di ToscanaSup- restringerà lo spazio a disposizione a causa della riduzione del corso d’acqua e della proliferazione delle alghe. L’arrivo del battello aggiunge una ulteriore difficoltà, costituita dalla sua limitata manovrabilità, che potrebbe esporre a qualche rischio in particolare i canottieri in caso si debba evitare un contatto tra gli scafi. Di questo l’amministrazione forse aveva consapevolezza già lo scorso anno”.
Per mantenere percorribili le tra corsie che la forma dei ponti storici determinano bisognerebbe provvedere almeno allo sfalcio settimanale delle alghe. Su questo tutti gli operatori hanno manifestato disponibilità. Ma il risultato sarebbe la produzione di rifiuti organici al cui smaltimento dovrebbe provvedere Alia, che al momento non aveva previsto attività di questo tipo. La Giunta comunale, nella persona di Giorgio e Guccione, si è dichiarata pronta a verificare la coordinabilità dei soggetti pubblici preposti alla gestione del fiume e alla regolamentazione delle concessioni della sponda. Sullo sfondo la possibilità di aprire un tavolo istituzionale al fine di giungere alla sottoscrizione di un “contratto di fiume”.
“Noi operatori fluviali possiamo contribuire alla discussione con le nostre competenze ed esperienze specifiche -assicura Tommaso Pucci, che offre lo stand up paddleboarding su quattro percorsi in Arno- Noi ad esempio organizziamo esperienze di adaptive surfing per tutti, anche soggetti con handicap. Il dialogo tra tutte le realtà presenti potrebbe essere davvero ricco e fruttuoso per una gestione condivisa delle esigenze non sempre convergenti”.