​“Amore e rabbia”. Niente stadio per i tifosi del Siena: giusto fermarsi

A seguito della positività al virus della moglie di un tesserato dello Scandicci, il match di domani si disputerà il 14/10. Decisione condivisibile

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
03 ottobre 2020 21:26
​“Amore e rabbia”. Niente stadio per i tifosi del Siena: giusto fermarsi

“Amore e rabbia” è un film italo-francese del 1969. Sono i due sentimenti che hanno, sicuramente, toccato i tifosi del Siena. Prima felici ed in trepidante attesa di seguire, dal vivo, la nuova squadra. Poi delusi dalla notizia del rinvio. A specificarla il sito ufficiale del C.S. Scandicci 1908: “la partita in programma domani in Serie D, Scandicci-Siena, è stata rinviata dalla Lega Nazionale Dilettanti a mercoledì 14 ottobre 2020. La comunicazione del Dipartimento Interregionale è arrivata a seguito della positività al Covid 19 della moglie di un tesserato della nostra Prima Squadra”.

Peccato per tutti quelli che avevano già prenotato il proprio posto per domani pomeriggio allo "Stadio Turri". Doveva essere il loro ritorno, seppur fuori casa, al tifo da stadio: per capirci, quello di cui i veri tifosi non possono fare a meno.

Sullo sfondo la beffa. Proprio mister Gilardino, in sede di conferenza stampa e quando la notizia del rinvio non era ancora nota, proprio oggi, aveva parlato dell’argomento pubblico allo stadio: “ci auguriamo che tanti tifosi possano seguirci. Impianti aperti, nel pieno rispetto delle norme in vigore, rappresentano qualcosa di bellissimo. Uno dei primi segni di ritorno alla quasi normalità dopo il periodo difficile che tutti abbiamo passato”.

Purtroppo, il periodo difficile non sembra al tramonto. Tutt’altro. Il calcio pare soffrire l’emergenza sanitaria e stando così le cose ci si chiede per quanto e come si potrà andare avanti. Mentre anche dalla serie A non giungono notizie positive, i tifosi del Siena vivranno, ancora, una domenica senza partita.

Era giusto fermarsi. Correre rischi non serve a nessuno e lo sport, più di tutto, deve mostrare senso di responsabilità e desiderio di limitare i rischi. Quello che è in gioco vale ben più di 3 punti sperando che, presto, si potrà tornare a gioire tra spalti affollati.

Senza mascherine, senza distanze. Vorrà dire che avremo vinto la partita contro il virus e riusciremo a vivere ancora “Amore e Rabbia”. Allo stadio.

La redazione di Nove da Firenze esprime gli auguri per una pronta guarigione alla signora.

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