Ambulanti toscani, rinnovo delle concessioni fino al 2032

Maurizio Innocenti, presidente nazionale Anva: "Oltre 20.000 imprese in Toscana, l’unica Regione d’Italia ad aver deliberato in questo senso, festeggiano la fine di un vero e proprio incubo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2020 14:57
Ambulanti toscani, rinnovo delle concessioni fino al 2032

“Con l’approvazione della delibera di ieri sera da parte della Giunta Regionale, la Toscana ha ufficialmente dato il via al rinnovo delle concessioni per gli ambulanti fini al 31.12.2032. Si tratta del compimento di un lavoro iniziato ormai due anni fa con l’approvazione del tacito rinnovo delle concessioni in Toscana - anche in questo caso unica norma in Italia - che ha dato il via ad un percorso nazionale e che oggi si chiude in Toscana con grande soddisfazione delle imprese e della nostra Associazione”.

Per Maurizio Innocenti, presidente nazionale Anva, questo giorno sarà ricordato per lungo tempo dalla categoria.

“Oltre 20.000 imprese in Toscana, ad oggi l’unica Regione d’Italia ad aver deliberato in questo senso, festeggiano la fine di un vero e proprio incubo, il superamento di una norma che qualcuno aveva voluto applicare senza considerarne le conseguenze in termine di occupazione e sussistenza economica per migliaia di famiglie. Con questo atto, ha continuato Innocenti, si pone definitivamente fine ad una assurda normativa europea che per più di dieci anni ha tenuto la categoria nella più assoluta incertezza e preoccupazione sul proprio futuro”.

In questi anni ANVA Confesercenti ha lavorato assiduamente per risolvere il problema, senza ricorrere a facili slogan improduttivi, ma perseguendo la concretezza ed i fatti ci hanno dato ragione.

“Grazie a questa decisione della Regione, ad un cammino nel segno di un unico riferimento – le imprese toscane - il settore degli ambulanti toscani ha adesso ben chiaro il proprio futuro, ha visto salvaguardato il lavoro ed ANVA Confesercenti né è stata l’artefice”.

LA NOTA DELLA REGIONE. Le linee guida nazionali sono finalmente state approvate, a fine novembre, e la Regione, così come già aveva annunciato l’assessore qualche settimana fa, ha proceduto velocemente a recepirle e ad approvare le modalità operative in modo da consentire ai Comuni di procedere con i rinnovi delle concessioni di posteggio per il commercio ambulante che scadevano il 31 dicembre.

Del resto la Regione Toscana con la sua legge 16/2019, unica in Italia, era già un pezzo avanti e già avevo previsto il tacito rinnovo, per una durata di 12 anni, delle concessioni in scadenza. La possibilità era stata poi confermata dallo Stato a maggio 2020, con il decreto legge n.34 che rinviava appunto a linee guida da approvare, per tutti uguali, in modo da garantire una regolamentazione uniforme nell’intero Paese. Nella norma nazionale che definisce quelle linee guida il Governo ha esteso a tutta Italia quanto già previsto dal codice del commercio toscano.

Sono circa 14 mila imprese che in Toscana aspettavano il rinnovo della concessione: ambulanti che stanno vivendo la crisi innescata dall’emergenza sanitaria e lo stop imposto a molti mercati.

Sono oggetto di rinnovo le concessioni per l'esercizio del commercio su aree pubbliche relative a posteggi inseriti in mercati, fiere e isolati, compresi quelli finalizzati a svolgere di attività artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande, delle edicole di quotidiani e periodici e di agricoltori che vendono i loro prodotti. LE concessioni saranno rinnovate fino al 31 dicembre 2032, dunque per dodici anni.

“L’approvazione delle linee guida è una buona notizia, che evita di aggiungere ulteriori criticità ad un’economia che sta soffrendo per le misure anticontagio imposta dall’emergenza da coronavirus – commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al commercio e allo sviluppo economico Leonardo Marras – Abbiamo subito recepito le linee guida nazionali e approvato le modalità operative regionali con le indicazioni per i Comuni. E siamo la prima Regione ad averlo fatto”. “Avevamo comunque già scritto nelle settimane scorse al Governo e al presidente della Conferenza Stato-Regioni per sollecitare un’accelerazione – aggiungono – ed eravamo in ogni caso pronti a procedere ipotizzando anche una soluzione autonoma, laddove la situazione non si fosse sbloccata”.

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