Firenze, 3-9-2024 - La Fp Cgil Alia e Nidil Cgil denunciano con forza la grave situazione che si è venuta a creare all’interno dell’azienda Alia a causa dell’atteggiamento della Direzione, la quale da mesi ha smesso di fornire risposte ai problemi delle lavoratrici e dei lavoratori.
La Fp Cgil Alia e Nidil Cgil inoltre condannano il tipo di gestione del personale sui lavoratori con sopraggiunta inabilità al servizio: capita che si lascino senza stipendio e senza ricollocazione i colleghi che hanno perso le mansioni per cui erano stati assunti, arrivando persino a non intervenire in situazioni di estrema difficoltà personale.
"Critichiamo altresì il trattamento riservato ai colleghi (centinaia di persone) degli appalti, dove salari e diritti continuano a essere inferiori a quelli dei lavoratori diretti (che sono circa 2.500), e l’uso strumentale della somministrazione per coprire i picchi di lavoro, sfruttando manodopera flessibile senza certezze di stabilizzazione. L’uso dei contratti di somministrazione a termine (circa 400 l’anno), senza regole precise e condivise sin dall’inizio, ha effetti devastanti sui lavoratori, che ne pagano il prezzo in termini di precarietà e incertezza.
La Direzione si lamenta di non reperire personale, ma è la stessa disorganizzazione aziendale a causare l’allontanamento dei lavoratori che riescono a entrare. Nei mesi passati, grazie alla contrattazione, siamo riusciti a ottenere un numero significativo di stabilizzazioni (oltre 100), sanando parzialmente la situazione precaria degli anni precedenti. , quanto discusso il 26 agosto tra azienda e sindacato ci ha riportati indietro: lavoratori in somministrazione utilizzati come pacchi da spedire in giro, percorsi di stabilizzazione incerti compreso il passaggio a una nuova agenzia di somministrazione ancora non definita.
Il 15 settembre scadranno oltre 300 contratti a termine e per la maggioranza di questi il futuro resta poco chiaro". Per la FP CGIL Alia e Nidil Cgil è giunto il momento di superare l’incertezza e garantire ai lavoratori percorsi di dignità, sicurezza e stabilità.
AER
Entro la fine dell’anno dovrebbe esserci il passaggio di Aer in Alia. L’unico tavolo di discussione su questo argomento c’è stato mesi fa e poi nient’altro. I dipendenti vogliono conoscere il proprio futuro.
"Ci appelliamo alla proprietà pubblica affinché le linee di indirizzo siano orientate verso un lavoro stabile, sicuro e dignitoso, con un chiaro percorso di reinternalizzazione degli appalti e il superamento della somministrazione. Solo attraverso la dignità del lavoro si può garantire la qualità dei servizi offerti alle città e ai cittadini, come dovrebbe fare un’azienda pubblica come Alia. Senza adeguate, concrete e urgenti risposte alle nostre richieste non esiteremo a mettere in campo mobilitazioni" dichiarano da Fp Cgil Alia e Nidil Cgil.
In riferimento alla nota diffusa da Fp CGIl e Nidil, l’azienda ritiene utile confermare il costante impegno verso un miglioramento delle condizioni contrattuali per i lavoratori in appalto e la stabilizzazione del personale in somministrazione, in linea con quanto previsto nel piano industriale e puntualmente comunicato in diverse occasioni a sindacati, parti sociali e istituzioni.Nello specifico, come già annunciato nell’incontro sindacale del 26 agosto scorso, degli attuali 339 lavoratori impiegati attraverso contratti di somministrazione, sono 264 le risorse valutate idonee che verranno progressivamente assunte nel periodo compreso tra il 15 settembre e il 31 dicembre 2024.
Questo passaggio, in linea con un piano industriale che mette al centro importanti investimenti verso tecnologia, innovazione, servizi e attenzione al territorio, garantirà una migliore efficienza dei servizi nelle nostre città e un importante risultato in termini di stabilità e qualità del lavoro delle nostre persone.
L’Azienda ricorda che la sicurezza sul lavoro è da sempre una assoluta priorità nei propri processi, a tutela dei propri lavoratori e dei cittadini. Nei prossimi incontri già programmati con i sindacati, vi sarà la possibilità di entrare nuovamente nel merito di tali questioni, con la massima disponibilità a confermare un dialogo costruttivo e trasparente nell’interesse dell’azienda e dei lavoratori.