"Alia - ATO Toscana centro, che pasticcio"

SPC e Firenze Città Aperta: “Dalla stampa di Prato arrivano nuovi dettagli sul surreale contenzioso tra enti partecipati dal Comune di Firenze. Lunedì chiederemo nuovamente conto in aula di questa situazione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2021 10:22

“Alia è controllata per oltre il 58% dal Comune di Firenze. Il nostro territorio è “prevalente” anche in sede di Ato Toscana Centro, dove esprimiamo la presidenza con la nostra Assessora all’Ambiente. Nella partecipata dei servizi ambientali però il vertice è stato “ceduto” a Prato. Come mai?

È solo una delle tre domande che Sinistra Progetto Comune – spiegano i consiglieri Dmitrij Palagi e Antonella Bundu con Tommaso Grassi di Firenze Città Aperta – farà alla Giunta questo lunedì. Due giorni fa dalla stampa di Prato abbiamo potuto leggere nuovi dettagli su un contenzioso tra due realtà di fatto pubbliche e che vedono gli stessi comuni contrapporsi, con il concreto rischio che il tutto si traduca in un significativo aumento della Tari per la cittadinanza. Oggi la notizia trova ampio spazio sulla stampa locale fiorentina.A dicembre Alia ha fatto ricorso contro Ato per 26 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i 4,4 milioni di penali già compresi nel PEF votato a fine 2020 dal Consiglio comunale.Leggiamo che: le tariffe sarebbero troppo basse, la colpa sarebbe anche della mancata realizzazione dell'inceneritore di Case Passerini (un progetto sbagliato fin dalla sua ipotesi) e mancherebbero i necessari impianti per un servizio di qualità (come non ricordare qui che la bioplastica finisce nell'indifferenziato?).Nulla di nuovo in realtà, però chiederemo se non sia il caso di prevede nuovi meccanismi di controllo, vista la situazione assurda a cui siamo arrivati.

E se davvero la politica del Partito Democratico voglia far pagare alla cittadinanza la sua proposta sbagliata di un inceneritore nella piana fiorentina, che per fortuna è stata salvata almeno da questo progetto.Continuiamo inoltre a leggere delle difficoltà delle amministrazioni di ottenere chiare informazioni sui nuovi metodi di calcolo. I comuni piccoli – concludono Palagi, Bundu e Grassi – lamentano di non riuscire a ottenere precise risposte. Non è che Firenze ha intenzione di scaricare i suoi errori sulle realtà più piccole, anche se governate dalle stesse maggioranze politiche, vero?”.

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