Albergo sopra Boboli: anche la Regione scarica i cittadini

Ma “Laboratorio Belvedere” insiste: annunciate manifestazioni, passeggiate, informazione. E centinaia di appelli pesanti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2021 11:32
Albergo sopra Boboli: anche la Regione scarica i cittadini
Raccolta firme in Piazza Pitti, febbraio 2021

Forte delusione esprime Idra per la decisione dell’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione di avallare “l’atteggiamento ostruzionistico manifestato da Palazzo Vecchio nei confronti delle centinaia di cittadini che chiedono educatamente trasparenza e dibattito pubblico intorno a un nodo cruciale dell’urbanistica fiorentina: la tutela e la valorizzazione dell’area “patrimonio dell’Umanità” in Oltrarno, fra Palazzo Pitti, giardino di Boboli e Forte Belvedere”.

Amaro il commento: Si approfondisce il solco fra governo della città e società civile. Nonostante la pretestuosità degli argomenti addotti dalla giunta comunale fiorentina per respingere – ma solo attraverso il Segretario Generale – la domanda di democrazia dei cittadini, l’Autorità ha deliberato di recedere dal supporto fin qui offerto al progetto “Laboratorio Belvedere”, nonostante lo avesse ammesso “in ragione della rilevanza dei temi affrontati e della loro corretta impostazione metodologica”, accompagnandolo col pre-impegno a un contributo che ne agevolasse l’attuazione”.

L’Autorità scrive invece all’associazione Idra, promotrice del progetto, facendo proprie le conclusioni di Palazzo Vecchio, che non “ritiene possibile, [… ], nell’attuale fase del procedimento, sospendere e rinviare ancora le decisioni che doverosamente l’Amministrazione comunale deve assumere in ragione del rilevante interesse pubblico connesso all’utilizzazione di una proprietà privata; lo svolgimento di una ulteriore fase di partecipazione risulta cioè incompatibile con le esigenze di corretto svolgimento del procedimento in corso”.

Idra sostiene di non condividere il comportamento dell’Autorità né nel merito (e pubblica qui, a questo scopo, la replica trasmessa al Segretario Generale del Comune) né per il metodo adottato (dopo la presentazione della domanda preliminare, nessuna delle richieste di incontro con la delegazione di cittadini è stata soddisfatta).

Viene annunciato pertanto un ricorsopresso il Difensore civico della Toscana. Ma sono in cantiere anche manifestazioni pubbliche, incontri e passeggiate culturali aperte a residenti, visitatori e studenti, e attività di informazione. A breve, poi, “la presentazione della cospicua mole di adesioni al Manifesto Boboli-Belvedere, sottoscritto da centinaia di donne e uomini di cultura, di ogni provenienza disciplinare, geografica e culturale: adesioni che forse risuoneranno come un solenne schiaffo morale e politico a una classe di amministratori che continua a mostrarsi inadeguata in rapporto alle vecchie e nuove esigenze che emergono dalla società civile”.

Partito in queste ore infine, per iniziativa di un gruppo consiliare comunale e di quartiere, l’avvio di una nuova raccolta firme di residenti nel Quartiere 1 (questo il modulo) per la convocazione di un Consiglio straordinario e aperto alla cittadinanza. La variante urbanistica adottata da Palazzo Vecchio ha accordato infatti al privato, nei due ex Conventi di San Giorgio e dello Spirito Santo e di San Girolamo e San Francesco a ridosso di Boboli, una monocultura alberghiera (86% turistico-ricettivo + 5% direzionale), mentre la stessa procedura concorsuale preliminare alla definizione delle nuove destinazioni d’uso, come previsto dal Regolamento urbanistico, esigeva la formulazione di un concept “caratterizzato da un adeguato mix funzionale.

Il Consiglio di Quartiere 1 ha dichiarato di ritenere necessaria una ridefinizione di tale “mix funzionale”: sarà utile e opportuno conoscere la proposta che intende avanzare, e “approfondire la discussione sull’impatto che tale trasformazione avrebbe sull’area circostante”. Individuati alcuni primi punti di raccolta delle firme in Oltrarno (Sugar Blues, Via de’ Serragli 57 r; Tabaccheria de’ Guicciardini, Via de' Guicciardini 23/25 r; anche in San Niccolò i residenti si stanno attivando).

Per osservazioni, proposte, contributi, disponibilità, poi, è a disposizione di tutti la ‘buca della posta’ bobolibelvedere@gmail.com: perché, insistono i cittadini, “Laboratorio Belvedere” va avanti!

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