Al FlorenceQueerFestival il film ispirato a Ocean Terminal di P. Welby

Domenica 26 settembre ore 18:00, l'anteprima Italiana al Cinema La Compagnia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2021 23:35
Al FlorenceQueerFestival il film ispirato a Ocean Terminal di P. Welby

Si conclude domenica 26 settembre la XIX Edizione di Florence Queer FestivalFlorence Queer Festivalche anche nel 2021 si è svolta al Cinema La Compagnia di Firenze con una ricca programmazione culturale di cinematografia internazionale a tematica LGBTQIA+, mostre, incontri ed eventi.

La giornata di chiusura del Festival si apre alle 15:30 con un omaggio a Pier Vittorio Tondelli. In programma: Un weekend postmoderno di Ernesto De Pascale e Paolo Donati (Italia, 2002, 35’). Un documentario sulla creatività a Firenze negli anni 80 ispirato al celebre diario dello scrittore, abituale frequentatore della Firenze di quel decennio. La musica, il teatro, la moda e tutto quello che ha reso importante la città e i suoi weekend post-moderni.

Con immagini di Litfiba, Piero Pelù, Neon, Diaframma, Tuxedomoon, Patti Smith e interviste ai principali protagonisti di quegli eventi. Saranno in sala Michele Manzotti, Il Popolo Del Blues e Cecilia Lentini, Associazione Andrea Mi. A seguire un’anteprima di “Ciao Libertini! Gli anni ottanta secondo Pier Vittorio Tondelli “(Italia, 2021, 15’) Outtakes dal film di Stefano Pistolini, una produzione Sky Arte.

Sarà in sala il regista Stefano Pistolini.

La programmazione proseguirà con La voce di Laura di Giuseppe Bucci (Italia, 2020, 22’), un omaggio al leggendario testo "La voce umana" di Jean Cocteau e alle ore 18:00 con La storia di una lacrima (Histoire d’Une Larme) di Giovanni Coda (Italia, 2021, 75’).

Presentato in anteprima al New Renaissance Film Festival di Londra il 24 settembre (competizione ufficiale) e ora in concorso al Florence Queer Festival, Storia di Una lacrima (Histoire d’une larme) - prodotto da labor Cinema con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e distribuito da Ac Labor - è un’opera di poesia visuale che parla di emozioni profonde e viscerali, toccando senza filtro i cuori. Ma è anche un film che si impegna civilmente per sostenere diritti ancora non del tutto riconosciuti, proprio mentre migliaia di cittadini italiani – con le loro firme - stanno sostenendo il referendum per la legge fine vita. Prossime proiezioni al Social Justice Film Festival di Seattle (USA, 9 ottobre) e al Cinema Farnese di Roma (dal 12 ottobre) con la partecipazione di Nina Welby (Co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni).

“È un film sperimentale, nella misura in cui lascia interagire molteplici linguaggi, rispecchiando forse, rispetto ai miei lavori precedenti, con maggiore intensità e insieme sintesi la sua cifra stilistico-narrativa.” Dichiara Giovanni Coda, autore e regista. “Danza, musica, teatro, fotografia, cinema, documentario, filtrano un mondo fatto di voci, corpi, memorie, desideri, sofferenze e ultime lacrime.

Non si vedranno tubi o stanze d'ospedale. Nessuna didascalia. Ma spero si percepiranno amore, lotta, ritmo, ingegno, ribellione, coraggio, libertà. È un film sui diritti, sull'identità, sulla vita e sulla morte, inestricabilmente abbracciate. Che chiedono pacate ma anche tonanti, libertà di scegliere e di esprimersi. Un film che non vuole semplicemente stupire o destabilizzare, denunciare o fare cronaca. Un film che fa tutto questo allo stesso tempo e con un codice espressivo unico.

Che vuole educarsi ed educare il suo pubblico ad una tematica immensa e necessaria e che oggi più che mai ha bisogno di essere narrata, non solo dalla politica e dai mass media.”

Alle ore 19.30, l’ultimo appuntamento con Queer Focus con la presentazione del libro “Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma” con Federica Fabbiani, curatrice insieme a Chiara Zanini di questa monografia collettiva.

Alle ore 21:00 si svolgerà la premiazione dei vincitori di questa edizione alla quale seguirà, alle 21:30, Boulevard! A Hollywood Story di Jeffrey Schwarz (USA, 2021, 85’). Ben prima dell'adattamento musicale del 1994, Gloria Swanson, la star di Sunset Boulevard, lavorò ad un adattamento musicale del film di Billy Wilder del 1950. Dal 1952 al 1956, Swanson ha lavorato con la coppia gay Dickson Hughes e Richard Stapley alla stesura del libro e della colonna sonora che erano quasi finiti quando un triangolo amoroso tra i tre fece deragliare il progetto.

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