Aeroporto: il TAR ha rilevato l’inadeguatezza delle procedure, confermando il giudizio dei tecnici regionali

Fattori (Sì): “I vertici politici e amministrativi della Regione si ritengono al di sopra delle leggi”. Razzanelli: “Una follia bloccare Peretola”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 agosto 2016 23:30
Aeroporto: il TAR ha rilevato l’inadeguatezza delle procedure, confermando il giudizio dei tecnici regionali

La bocciatura del TAR è arrivata dopo la stroncatura del progetto del nuovo aeroporto da parte degli stessi tecnici della Regione, l’anno scorso. Il Nucleo di Valutazione d’Impatto Ambientale regionale aveva ritenuto carente il progetto, talmente da non potersi esprimere compiutamente sulla sua compatibilità (parere n.110/2015). La Giunta regionale ha voluto ugualmente esprimere un parere positivo, in contraddizione con l’esito del lavoro dei suoi stessi uffici tecnici. Nel parere tecnico del Nucleo VIA della Regione veniva poi ricordato come l’intera procedura fosse da ritenersi illegittima, visto che la legge impone la presentazione di un progetto definitivo e non di un semplice e lacunoso masterplan.

Tra l’altro mancava anche la caratterizzazione delle terre di scavo, e pure questo è un adempimento imposto dalla legge ma volutamente inapplicato da Enac e Toscana Aeroporti. Ieri le dichiarazioni del direttore generale della giunta regionale Barretta, giunte in soccorso del Presidente della Regione. Scrive il direttore Barretta che la Valutazione Ambientale Strategica sarebbe stata effettuata in modo puntuale. Ma allora come è che il Nucleo di valutazione strategica (NURV) della Regione Toscana ha dato parere negativo, riportando con precisione tutte le carenze ambientali della proposta?

“Correttezza amministrativa avrebbe voluto che la Giunta archiviasse quel procedimento per avviarne eventualmente uno nuovo, in grado di risolvere le criticità rilevate. Invece l’ha approvato” -commenta Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra in Consiglio regionale- Rossi e il direttore Barretta si arrampicano sugli specchi. Lo ripeto: ciò che il presidente della Regione ha definito un incidente amministrativo altro non è che la giustizia amministrativa che ripara all’incapacità amministrativa di Rossi. Altrettanto sconcertante è quel che scrive il vertice dell’amministrazione regionale a proposito del fatto che le criticità riscontrate in sede di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) troveranno risposta e soluzione nel procedimento successivo di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA).

Tutto questo è in evidente contrasto con le norme comunitarie in materia di VAS e VIA, che, come ben ricorda il TAR, sono procedimenti di natura ben diversa tra loro, per contenuti e finalità. Se si dovesse applicare sempre il principio per cui, per velocizzare l’approvazione delle opere, ciò che non si è riusciti a definire in valutazione strategica lo si deve semplicemente aggiungere al progetto nella fase successiva, avremmo le opere più costose al mondo. O meglio, grazie alla corruzione dilagante, in questo paese abbiamo già le opere più costose al mondo, ma così arriveremmo a vette mai viste.

 Barretta afferma di ritenere che la VAS sia stata effettuata in modo puntuale mentre il TAR ha ‘ritenuto’ di no, quasi si trattasse di uno scambio di opinioni al bar dello sport. Ma il TAR non ha ‘ritenuto’: il TAR ha accertato. E’ grave che questa classe dirigente si ritenga al di sopra delle leggi o in grado di potersi sostituire alle leggi. Le massime cariche politiche ad amministrative si stanno isolando e allontanando sempre più dai cittadini. E’ evidente che quel che è accaduto nelle recenti elezioni amministrative a Sesto fiorentino è solo una palla di neve che annuncia una valanga di rinnovamento”.

Questo l’intervento del consigliere di Forza Italia Mario Razzanelli: “Bloccare l'ampliamento di Peretola è una follia. L’aeroporto è un’infrastruttura indispensabile allo sviluppo della Toscana, il ritardo con cui si sta affrontando la questione di un suo efficientamento ci è già costata investitori e quindi lavoro. Un’area che punta sul manifatturiero e sul turismo non può più permettersi uno scalo le cui compagnie sono costrette di continuo a dirottare i voli per vento e per l’inadeguatezza della pista.

Questo significa perdere di credibilità e impoverire le aziende locali che puntano sull’import-export, significa perdere le commesse e quindi posti di lavoro e soprattutto non crearne di nuovi. Spesso si omette di ricordare che stiamo parlando di un’infrastruttura che già esiste e che da tempo presenta criticità, rumore e inquinamento acustico, non trascurabili. Dunque mi chiedo cosa davvero vogliano tutelare quanti ancora oggi si frappongono all’ampliamento. Sui presunti danni ambientali poi, chiunque abbia dimestichezza con i viaggi e gli aerei sa bene che in tutte le principali capitali europee gli aeroporti sono strettamente connessi alla città, dunque sarebbero tutti fuori legge?”

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