Aeroporto, Cna preoccupata: "Danno economico e occupazionale"

Cioni dopo la bocciatura del ricorso di Toscana Aeroporti: "Rallentare ancora una volta un progetto che si avvita su stesso da decenni non è certo quello che serve alle imprese". Cerza (Cisl): "Un ‘no’ che scaccia gli investitori". Anche i tassisti preoccupati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2020 11:10
Aeroporto, Cna preoccupata:

“Siamo francamente preoccupati per la bocciatura del ricorso di Toscana Aeroporti da parte del Consiglio di Stato. Certo il no riguarda la Via, non il progetto, ma rallentare ancora una volta un progetto che si avvita su stesso da decenni non è certo quello che serve alle imprese". Così Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze, dopo la bocciatura del ricorso di Toscana Aeroporti da parte del Consiglio di Stato.

"Dentro le nostre realtà imprenditoriali, piccole e meno piccole - riprende Cioni - abbiamo elaborato piani di investimento che comprendono il nuovo Peretola: se questo mancherà, saranno spazzati via tutti i progetti e gli investimenti fatti dagli imprenditori toscani nei loro piani di sviluppo e, con essi, crescita economica e occupazionale. Un ritardo, che sommato allo storico e ad analoghi progetti di opere che sembrano sempre sul punto di realizzarsi, ma rimangono ad oggi in una situazione di stallo, fa del nostro territorio un’area che disincentiva investimenti italiani e stranieri. La nuova pista è dunque imprescindibile: la parola d’ordine è andare avanti”.

Il segretario generale Cisl Toscana, Riccardo Cerza commenta così: "Il messaggio che, al di là delle intenzioni di tutti gli attori in campo, la Toscana invia al mondo con lo stop all’iter per l’adeguamento della pista dell’aeroporto Vespucci di Peretola è molto chiaro: chi ha voglia di investire non venga qui. E’ lo stesso messaggio che l’Italia tutta manda con vicende come quella dell’Ilva. Un susseguirsi di scelte politiche e decisioni amministrativo-giuridiche fanno sì che l’Italia diventi un territorio dove gli investitori non hanno casa e dove invece impera la rendita e i capitali si investono solo in finanza.In Toscana abbiamo cercato negli ultimi anni di combattere questa deriva; la Cisl si è sempre impegnata per cercare di riportare il lavoro al centro delle decisioni strategiche della Regione e degli altri attori istituzionali e il Patto per lo sviluppo firmato a luglio scorso riassume il senso di questo impegno.

L’effetto della decisione del Consiglio di Stato, nel cui merito non voglio entrare, è quello di riportarci indietro, mentre il tempo intorno a noi continua a scorrere e di inchiodarci in un immobilismo che condannerà le giovani generazioni e quelle future a emigrare da questa regione per trovare possibilità di buon lavoro.E’ ora di dire basta a questa deriva, di gridare forte che vogliamo una Toscana viva, che non sia la terra della ‘decrescita felice’ (perché felice non potrà essere), ma di aziende che creano lavoro buono, di alta qualità, con alta produttività e alti salari.Per far questo serve una società coesa, che non si sfilacci in deleterie rivalità di campanile e faide di fazione com’è stato per secoli, ma sappia fare squadra contro le resistenze, che in Toscana e in Italia sono forti.Alle forze in campo nelle prossime elezioni regionali chiederemo un impegno preciso, serio e chiaro sulle cose da fare e sui tempi di realizzazione, a cominciare dall’aeroporto di Firenze.Auguriamoci che almeno per la Tirrenica, con l’approvazione dell’emendamento al ‘Milleproroghe’ che dovrebbe sbloccare i cantieri, sia arrivata la volta buona.

Si metterebbe fine a una discussione che dura da 40 anni e si doterebbe la Toscana di un’opera necessaria".

CONFARTIGIANATO, SITAFI - FEDERTAXI CISAL, UIL, UNICA CGIL, URITAXI commentano così:

"Le organizzazioni sindacali dei tassisti fiorentini accolgono con preoccupazione la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso alla sentenza del TAR sulla VIA del Masterplan per la costruzione della nuova pista parallela dell’Aeroporto di Firenze e della nuova Aerostazione. Ritengono le scriventi che lo sviluppo dello scalo fiorentino sia condizione imprescindibile per garantire alla nostra città un servizio all’altezza dell’utenza locale, delle Aziende del Territorio e del flusso turistico che meritano di avere a disposizione un’infrastruttura troppo spesso penalizzata dalle attuali dimensioni e conformazione.

Sono cronaca di questi giorni i dirottamenti e le cancellazioni di numerosi voli a causa di condizioni meteorologiche che sarebbero drasticamente ridotti, se non del tutto eliminati, con la pista di 2.400 metri parallela convergente all’autostrada e le nuove strumentazioni di cui sarebbe dotata. Senza dimenticare i disagi alla vivibilità degli abitanti delle zone limitrofe all’aeroporto, come Peretola, Brozzi, Le Piagge che quotidianamente devono convivere con i rumori degli apparecchi in fase di decollo ed atterraggio.

Le OO.SS. dei tassisti fiorentini auspicano che, una volta conosciute le motivazioni che hanno portato all’odierna sentenza, Toscana Aeroporti, ENAC e le forze politiche locali possano celermente adottare le necessarie correzioni affinché il progetto di ampliamento possa essere portato a termine nel più breve tempo possibile. Si confermano ancora una volta, insieme a tutta la categoria che rappresentano, a fianco ed in supporto della crescita dell’Amerigo Vespucci affinché diventi un fiore all’occhiello per la nostra città e per i suoi utenti".

Continuano anche gli interventi politici. “Il potenziamento dello scalo di Peretola è un’opera cruciale per Firenze ma anche per l’intera regione e il suo sistema aeroportuale. Come ha giustamente osservato il sindaco, la sentenza del Consiglio di Stato riguarda la procedura di Via non il progetto della nuova pista. Le carte andranno analizzate a fondo ovviamente ma è fondamentale andare avanti. Una città innovativa e al passo coi tempi, una città europea come la nostra, deve poter guardare al futuro con un aeroporto moderno e concorrenziale”, commenta Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella a Palazzo Vecchio.

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