Acqua di San Giovanni, una tradizione che resiste

Prepararla la sera del 23 giugno, lasciarla fuori e lavarsi il viso con essa il 24 porterebbe bene

Antonio
Antonio Patruno
19 giugno 2021 09:40
Acqua di San Giovanni, una tradizione che resiste

C'è un'Acqua speciale che ognuno può preparare ogni mese di giugno, alla fine, subito dopo il solstizio: è l'Acqua di San Giovanni, una tradizione diffusa in tutta Italia e ben radicata anche a Firenze, città della quale il Battista è Patrono. Prepararla la sera del 23 giugno, lasciarla fuori (in terrazza ad esempio) e lavarsi il viso con essa il 24 giugno secondo un'antica tradizione porta bene. Quest'acqua mista ai profumi naturali, secondo quanto tramandato popolarmente, nella notte raccoglie la Rugiada degli Dei e pulirsi con essa porta amore e salute.

Il bello dell'Acqua di San Giovanni è che ognuno la può preparare liberamente, mettendoci petali di fiori e foglie di piante, specialmente aromatiche, a piacimento. Petali di rose, margherite, ginestre, foglie di menta, salvia, lavanda, e chi più ne ha più ne metta. Basta che petali e foglie profumino e siano di un bel colore, freschi.

Guardando sui social, emerge che la tradizione dell'Acqua di San Giovanni è ancora abbastanza viva, anche tra le nuove generazioni. Segno che il suo significato e la sua composizione ispirano fiducia e simpatia senza tempo.

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