La Regione paga gli interessi sui prestiti delle banche

Delibera allarga il campo di applicazione del fondo per dare lo stipendio ai lavoratori che non riscuotono da 2 mesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2009 14:48
La Regione paga gli interessi sui prestiti delle banche

La Regione pagherà gli interessi per gli stipendi anticipati dalle banche ai lavoratori che sono senza retribuzione da almeno due mesi e non possono accedere agli ammortizzatori sociali. Lo ha deciso la giunta che, su proposta dell'assessore al lavoro Gianfranco Simoncini, ha approvato ieri una delibera per ampliare l'operatività del Fondo grazie al quale la Regione anticipa la Cassa integrazione straordinaria per sostenere i lavoratori nel periodo di tempo che intercorre fra l'autorizzazione della Cassa integrazione straordinaria da parte del ministero e l'effettiva erogazione dell'assegno. «Grazie alla disponibilità del sistema bancario che, in alcuni casi, si è attivato autonomamente – spiega l'assessore Simoncini – abbiamo pensato di fare ricorso al fondo istituito anni fa, alle prime avvisaglie de lla crisi, per dare un aiuto concreto a tanti lavoratori di aziende che, per le difficoltà finanziarie legate alla crisi in atto, fanno fronte con forti ritardi al pagamento degli stipendi.

Il fondo verrà così utilizzato, oltre che per l'anticipo della Cigs, per il pagamento degli interessi sui prestiti concessi dalle banche ai lavoratori che sono senza stipendio, pur continuando ad essere legati all'azienda da un rapporto di lavoro e che quindi, per questo motivo, non hanno diritto agli ammortizzatori sociali». Si tratta, come ricorda l'assessore, di un fenomeno sempre più presente nello scenario economico toscano. L'esempio più drammatico è quello dei lavoratori dell'azienda Answers di Pistoia che, da agosto, non percepiscono lo stipendio ma che, non essendo sospesi dal lavoro, non possono usufruire della cassa integrazione. «Abbiamo pensato di affrontare anche questo aspetto – prosegue Simoncini; che ha pesantissime ripercussioni sul piano sociale, per dare un segnale a tante famiglie duramente colpite.

Abbiamo lavorato in sinergia con il sistema bancario, cogliendo la disponibilità manifestata dagli istituti ad anticipare gli stipendi a fronte di garanzia di pagamento degli interessi passivi. E' un risultato importante che dimostra ancora una volta la coesione del sistema toscano». Il fondo, gestito da Fidi Toscana, viene alimentato dalla Regione con 380 mila euro l'anno. L'anticipazione degli stipendi avverrà a seguito di specifici accordi fra le organizzazioni sindacali, gli enti locali, le banche tesoriere e può essere attivata per i lavoratori senza stipendio da almeno due mesi, fino ad un massimo di sei mesi. Barbara Cremoncini

Notizie correlate
In evidenza