Sequestro dei risciò, FirenzeInBici: ''Assurdo osteggiare il servizio''

Gianni Lopes Pegna: "Chiediamo al Comune ed al sindaco Matteo Renzi di adoperarsi per chiarire il quadro regolamentare in cui si possano svolgere servizi commerciali con mezzi a pedali".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2009 17:45
Sequestro dei risciò, FirenzeInBici: ''Assurdo osteggiare il servizio''

In merito alla vicenda del risciò posto sotto sequestro dalla Polizia Municipale, l'associazione FirenzeInBici si unisce alla protesta di coloro che vorrebbero vedere circolare nel centro di Firenze i simpatici mezzi a tre ruote. "E' assurdo che si continui ad osteggiare il servizio dei riscò a pedali, rifiutando sistematicamente di chiarire il quadro regolamentare in cui possono operare - ha osservato Gianni Lopes Pegna, presente questa mattina alla conferenza stampa in piazza della Repubblica -.

Ciascun risciò in circolazione è un gigantesco spot per la mobilità sostenibile in generale, e per quella ciclistica in particolare; un servizio di risciò a pedali creerebbe posti di lavoro ad impatto zero, senza alcun contraccolpo per altri settori, dal momento che occuperebbe una nuova nicchia di mercato totalmente nuova". "Chiediamo al Comune ed al sindaco Matteo Renzi di adoperarsi per chiarire il quadro regolamentare in cui si possano svolgere servizi commerciali con mezzi a pedali - conclude Gianni Lopes Pegna -.

Se è vero che la pedonalizzazione di piazza del Duomo è stato un atto coraggioso, si abbia allora il coraggio di ignorare le insensate obiezioni della categoria dei tassisti, che si sono resi protagonisti di almeno due vergognosi episodi di intolleranza nei confronti dei conduttori dei risciò". L'immagine, d'archivio, è tratta dall'album di Amelie su Flickr.

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