Realizzavano accessori di lusso con lavoratori in nero

Al termine dei controlli è emerso che il titolare della ditta assemblava il materiale fornito da un concessionario ufficiale di note aziende con l'aiuto di sette dipendenti cinesi i quali erano irregolarmente impiegati e pagati in nero.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2009 16:28
Realizzavano accessori di lusso con lavoratori in nero

Un continuo movimento di scatole, le quali entravano e uscivano, con regolarità, da una ristrutturata palazzina situata nella centrale via Pistoiese a Prato, ha insospettito i Carabinieri del Nas di Firenze, i quali con l'ausilio dei loro colleghi del Servizio Ispezione del Lavoro e della Stazione Carabinieri di Prato hanno accertato, al termine di un ispezione, la presenza all'interno dell'abitazione di una regolare impresa artigiana, gestita da un trentenne cittadino cinese, la quale assemblava fibbie e accessori metallici vari per conto di note griffe italiane di pelletteria. Al termine dei controlli è emerso che il titolare della ditta assemblava il materiale fornito da un concessionario ufficiale di note aziende con l'aiuto di sette dipendenti cinesi i quali erano irregolarmente impiegati e pagati in nero: tra di loro ne sono stati individuati due, marito e moglie, i quali erano privi di documenti e irregolari sul territorio italiano.

Il marito sofferente di cuore è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del locale pronto soccorso. Al titolare della ditta è stato notificato il provvedimento di sospensione dell'attività lavorativa fino alla regolarizzazione dei dipendenti.

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