Successo per ''Inps Incontra'' a Firenze

Dopo Lazio, Campania e Umbria la Toscana è la regione con il maggior numero di Colf e badanti in rapporto alla popolazione. In Toscana sono prevalentemente donne adulte provenienti dall’Est Europa.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2009 19:38
Successo per ''Inps Incontra'' a Firenze

Grande partecipazione di pubblico questa mattina in piazza della Repubblica in occasione dell’iniziativa "Inps Incontra", il progetto voluto da Inps per comunicare la vicinanza dell’Istituto ai cittadini: un ufficio itinerante sulle ruote di un maxi-truck attrezzato con quattro punti informativi e altrettante postazioni informatiche aperto dalle 9 alle 18. L'obiettivo di questo "roadshow", che dal 29 settembre all'11 ottobre porterà l'Inps in una decina di città italiane, è quello di rendere visibile la presenza dell'Istituto sul territorio, far conoscere la molteplicità di servizi che quotidianamente vengono gestiti e erogati in una condizione di prossimità con i cittadini. Molte le richieste di conoscere la propria posizione contributiva e di ricevere l’estratto previdenziale.

Altrettante le richieste di informazione sui nuovi servizi anche telematici: un aiuto in più per migliorare l’efficienza cui Inps sta puntando. Curiosità inoltre è stata manifestata intorno alle nuove politiche nell’ambito del welfare che vedono fortemente impegnato l’Inps e dell’emersione dal lavoro nero. In regione, infatti, dal 1° agosto 2008 al 30 settembre 2009, sono stati venduti oltre 193mila buoni lavoro; sul versante del sostegno al reddito in Toscana nel periodo gennaio-agosto 2009 sono state autorizzate 13.803.762 ore di cassa integrazione ordinaria e 6.030.079 di cassa integrazione straordinaria, anche se l’utilizzo effettivo delle ore risulta inferiore. Per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga infine a fronte delle 1.300 autorizzazioni della Regione Toscana, l’Inps ha già provveduto a definire 860 pagamenti per le domande risultate complete. “L’Inps è attualmente impegnato nel sistema di welfare caratterizzato da politiche attive e passive vale a dire interventi a sostegno del reddito, nella riduzione dei costi, nel controllo dei flussi contributivi - ha dichiarato Fabio Vitale direttore regionale dell’Istituto - Per rispondere al meglio a questo impegno l’organizzazione territoriale sta spingendo l’Inps a essere presente in tutti i luoghi finora non raggiunti per migliorare da una parte i servizi, dall’altra la qualità della consulenza ad istituzioni e cittadini”. Ma come si pongono gli abitanti della Toscana rispetto ai servizi erogati dall’INPS? Buoni lavoro La Toscana è una delle Regioni che meglio ha risposto all’iniziativa dei buoni lavoro sin dalla loro introduzione. Sono, infatti, oltre 193.886 i buoni lavoro venduti dall’avvio della distribuzione l’1 agosto 2008 al 30 settembre 2009, per un ammontare complessivo di lavoro emerso pari a 1.938.860 di euro. Introdotti da INPS e Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali in via sperimentale, in occasione della vendemmia 2008, si erano dimostrati già lo scorso anno un valido strumento di contrasto al lavoro sommerso e un incentivo alla flessibilità e alla trasparenza nella remunerazione del lavoro occasionale.

Quest’anno sono diventati uno strumento in più per studenti, pensionati, casalinghe, disoccupati e cassaintegrati. Il nuovo sistema di pagamento per il lavoro occasionale accessorio, vale a dire quelle prestazioni di lavoro svolte al di fuori del normale contratto di lavoro in modo discontinuo e saltuario, è stato utilizzato prevalentemente nel settore agricolo e in quello servizi e turismo, per giovani studenti, lavoratori occasionali, alcune volte alla loro prima esperienza. Grazie al semplice meccanismo di acquisto per il datore di lavoro (per i buoni telematici attraverso il sito www.inps.ito il numero gratuito INPS-INAIL 803164, per i cartacei presso gli uffici provinciali INPS o in quelli postali) e riscossione per il lavoratore (negli uffici postali o presso gli sportelli bancomat attraverso una carta magnetica), l’uso dei voucher ha visto un’impennata nel corso degli ultimi due mesi. Al 30 settembre 2009, in Toscana, risultano venduti 105.554 buoni del valore di 10 euro a cui si aggiungono 13.624 buoni del valore di 50 euro e 10.106 buoni da 20 euro Riscatto della Laurea Sono 1.733 le domande di riscatto della laurea registrate in Toscana nel 2008, +116% rispetto all’anno precedente, un incremento superiore a quello registrato a livello nazionale, pari a +104%. Con il 6,8% sul totale di domande, la Toscana è la sesta regione per numero di richieste dopo Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Piemonte. Il “riscatto” permette di coprire, a proprie spese, alcuni periodi - espressamente previsti dalla legge - per i quali non esiste un obbligo assicurativo, ma che possono divenire parte integrante della propria posizione contributiva. La legge prevede la possibilità di riscattare i corsi di studio universitari che contribuiscono ad aumentare i contributi che verranno utilizzati per il calcolo della pensione.

L’assegno mensile INPS, dunque, aumenta con il riscatto della laurea, in relazione al rapporto tra pensione e reddito lordo all’età pensionabile. Secondo alcune stime, infatti, se per un giovane che inizia a lavorare a 30 anni e termina con 35 anni di contributi, la pensione INPS sarà pari a circa il 58% dell’ultimo reddito, con il riscatto della laurea (triennale o di 5 anni), chi ha appena iniziato a lavorare avrà un rapporto pensione/retribuzione superiore di 5-8 punti percentuali, a seconda che si tratti di un uomo o di una donna.

Per i giovani che non hanno ancora iniziato a lavorare ma decidono di riscattare la laurea su un reddito virtuale pari a euro 4.560 per ogni anno (il minimale contributivo di artigiani e commercianti, come previsto dall’ultima riforma) il rapporto pensione/retribuzione crescerà del 3-5% con le necessarie distinzioni tra uomo e donna basate sull’età pensionabile. Indennità di Maternità Nel 2008 nella Regione Toscana l’INPS ha ricevuto 19.154 domande di indennità di maternità obbligatoriadi cui 17.044 accolte e 20.958 di maternità facoltativa; in quest’ultimo caso il 10,85% dei beneficiari (2.274 persone) è rappresentato dai padri.

Il 44,5% dei papà (ovvero 1.012 uomini) che ne ha usufruito in Toscana risiede a Firenze, il restante 55,5% è distribuito nelle altre provincie toscane. Nello stesso periodo a livello nazionale, su 233.588 persone che hanno chiesto il congedo di maternità facoltativo, 216.381 erano donne, 17.207 uomini. Nel nostro Paese, la paternità facoltativa viene richiesta soprattutto al Sud: secondo i dati registrati dall’INPS la Regione con la maggior incidenza di domande di congedo facoltativo presentate dai padri, calcolate sul totale delle domande presentate nella Regione, è la Basilicata dove il 28,6% dei 1.189 beneficiari è costituito da uomini.

Seguono la Calabria dove i padri hanno presentato il 19,4% delle 2.021 domande di congedo facoltativo. La Toscana si piazza, invece, al dodicesimo posto. Lavoratori domestici assicurati presso INPS In attesa dei dati definitivi complessivi sulle domande presentate per la regolarizzazione di colf e badanti a seguito della sanatoria decisa dal Governo, INPS traccia una mappa della situazione dei lavoratori domestici nel nostro Paese in generale, ed in Toscana in particolare. Secondo gli ultimi dati, in Toscanai lavoratori domestici con almeno un contributo previdenziale versato nell’anno sono 52.600, 1 ogni 69 abitanti, l’8,8% del totale dei lavoratori di questo settore.

Dopo Lazio, Campania e Umbria la Toscana è la regione con il maggior numero di Colf e badanti in rapporto alla popolazione. Più di 40mila sono stranieri, il 66% dei quali proviene dall’Est Europa. A seguire Filippini (11%) e extracomunitari di origine Sudamericana (8%). Significativo è l’impiego nel settore di lavoratori italiani, il 22,8% di poco superiore all’incidenza registrata a livello nazionale (22,3%). Sempre in Toscana, colf e badantisono prevalentemente donne (47.319) adulte (31-50 anni, il 58,7% circa del totale delle donne impiegate), immigrate (il 75,6% del totale delle donne) provenienti dall’Est Europa (il 54% circa del totale delle donne). I maschi sono 5.281, di cui il 91% di provenienza estera.

Si tratta soprattutto di uomini di età compresa tra i 31 e i 50 anni (il 51% del totale dei lavoratori domestici maschi), provenienti in ugual modo da Filippine ed Europa orientale (il 24% del totale dei maschi) e Asia Orientale (il 23,5%). La situazione regionale si rispecchia anche nella provincia di Firenze dove, su un numero complessivo di circa 16.301 lavoratori domestici, l’83,6% circa è di origine straniera. Poco più della metà proviene dall’Est Europa e il 19% dalle Filippine.

I lavoratori domestici a Firenze e provincia sono nell’85,6% dei casi donne tra i 31 ed i 50 anni (il 58,3%), immigrate (82%) più della metà provenienti dall’Est Europa. Gli uomini sono, invece, 2.354 di cui il 93,4% di provenienza estera. Si tratta soprattutto di individui di età compresa tra i 31 ed i 50 anni, provenienti principalmente da Filippine (33,6%), Asia Orientale (21,5%) ed Est Europa (17,8%). Pensioni Nel nostro Paese l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale paga 9.281.509 pensioni di vecchiaia l’anno, includendo anche quelle di anzianità, ,il maggior numero delle quali è erogato al Nord. Secondo i dati registrati dall’INPS nel 2008 il 18% della popolazione della Regione Toscana percepisce una pensione di vecchiaia: vi sono infatti 669.780 pensionati su 3.707.818 abitanti. Nel ranking delle Regione con la maggior percentuale di pensionati la Toscana si classifica al settimo posto.

La Regione con la maggior percentuale di pensionati è, infatti, il Piemonte dove il 21,3% della popolazione percepisce una pensione di vecchiaia (946.512 pensionati su 4.432.571 abitanti). Seguono l’Emilia Romagna con il 20,8% di pensionati (905.277 percettori di pensione d’anzianità su 4.337.939 abitanti) e Lombardia e Friuli Venezia Giulia con il 19,8% di pensionati (1.930.125 percettori di pensione di vecchiaia su 9.742.676 abitanti in Lombardia e 244.275 su 1.230.936 abitanti in Friuli Venezia Giulia). Fanalino di coda è la Campania dove l’8,5% della popolazione percepisce una pensione di vecchiaia (493.332 pensionati su 5.812.962 abitanti).

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