Aziende agricole toscane al collasso: troppo onerosi i controlli sanitari

Il presidente Pascucci: "Differenze fra regioni e fra le diverse Asl. Chiediamo chiarezza, la modifica del decreto da parte del Ministro della Salute, lo stop del pagamento delle tariffe".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2009 18:38
Aziende agricole toscane al collasso: troppo onerosi i controlli sanitari

Stop all’applicazione delle nuove tariffe sui controlli sanitari per le aziende agricole toscane, almeno fino all’entrata in vigore di regole più definite. E’ quello che chiede la Cia Toscana all’assessore regionale al Diritto alla salute Enrico Rossi: "Ci mancavano anche i nuovi controlli sanitari a carico delle aziende agricole – denuncia la Cia regionale -, ad aggravare la già pesante incertezza dovuta principalmente alla crisi economica generalizzata".

La protesta arriva dalla Confederazione italiana agricoltori della Toscana, relativamente ai controlli sanitari nel settore agricolo (a seguito dell’applicazione del Decr. Leg.vo 194/2008). "Le nuove norme sui controlli sanitari – spiega il presidente Cia Toscana Giordano Pascucci – pongono pesanti oneri per le imprese agricole e stanno creando molte difficoltà applicative e difformità di azione da parte dei servizi Asl delle diverse Regioni, ultima in ordine temporale l’iniziativa della Regione Lombardia che esclude dall’applicazione del Decreto le produzioni trasformate dalle imprese agricole.

Anche in Toscana registriamo differenze di comportamento tra le diverse Asl, tutte questioni che generano tra le imprese agricole preoccupazione, incertezze e soprattutto disparità di trattamento". Su questi aspetti la Cia Toscana sollecita, da tempo, l’individuazione di soluzioni adeguate che il Presidente della Cia Politi ha nuovamente richiesto al Ministro Sacconi, senza purtroppo ottenere risposte concrete in proposito. "Apprezziamo il lavoro svolto a livello regionale – aggiunge Pascucci - e l’adozione di linee guida provvisorie da parte della Regione Toscana, tuttavia queste iniziative rischiano di essere vanificate, o di non produrre gli effetti e le ricadute auspicate, a causa dell’inerzia che registriamo in materia a livello nazionale da parte del Ministero della Salute".

Per la Cia toscana si rende urgente a livello nazionale l’emanazione di un nuovo Decreto che modifichi la parte in merito agli adempimenti, alla entità delle tariffe da differenziare per settore, tipologia d’impresa, e che chiarisca ed interpreti i campi di applicazione della normativa stessa. E le proposte messe a punto dalla Conferenza Stato–Regioni sono giudicate dall’organizzazione professionale, un passo positivo su questa delicata e complessa questione che è necessario trovino quanto prima applicazione.

"Per questo – come ha sottolineato Pascucci all’assessore Rossi – chiediamo di intervenire nuovamente nei confronti del Ministro e del Ministero affinché venga adottato tempestivamente un nuovo Decreto sui controlli sanitari in modo che vengano rivisti e chiariti gli ambiti di applicazione e le relative interpretazioni. Nell’attesa di questo importante atto a livello nazionale abbiamo chiesto all’assessore di intervenire verso le Asl della Toscana affinché sospendano l’applicazione del pagamento delle tariffe previste dal decreto (194/2008) fino all’entrata in vigore del nuovo Decreto".

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