Più sicurezza nei Pronto soccorso: intesa Regione-Prefettura

Una linea telefonica diretta tra i pronto soccorso più esposti della Toscana e le centrali operative delle forze dell'ordine per garantire un loro intervento immediato, ventiquattro ore su ventiquattro, in caso di necessità.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 settembre 2009 17:52
Più sicurezza nei Pronto soccorso: intesa Regione-Prefettura

Una linea telefonica diretta tra i pronto soccorso più esposti della Toscana e le centrali operative delle forze dell'ordine per garantire un loro intervento immediato, ventiquattro ore su ventiquattro, in caso di necessità. E inoltre una verifica presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza sulla possibilità di ampliare nei pronto soccorso più grandi della Toscana, laddove non già programmati, i turni fino alle ore 20, compresi i giorni festivi, dei posti di guardia delle forze dell’ordine, allestiti in punti ben visibili ai cittadini. Sono queste le due iniziative confermate oggi tra l'assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi e il prefetto di Firenze Andrea De Martino per contribuire a rafforzare la sicurezza negli ospedali. Il problema, riesploso dopo il drammatico caso di Prato è da tempo all'attenzione della Regione e della Prefettura.

L'assessore Rossi e il prefetto De Martino lo avevano affrontato nuovamente la settimana scorsa, con l'intesa di mettere l'argomento all'ordine del giorno della riunione dei prefetti toscani che si è svolta martedì scorso. In questa occasione infatti i prefetti hanno condiviso il progetto e si sono dichiarati pronti a favorirne l’applicazione quando ne fosse stata fatta richiesta da parte dei presidi ospedalieri più esposti. “Da parte nostra – afferma l'assessore – ci siamo resi disponibili a contribuire alle spese per la gestione dei posti di guardia, aggiungendo un altro onere economico a quello già consistente che sosteniamo per gli impianti di vigilanza e per assicurare la presenza negli ospedali di guardie giurate”.

In questi mesi i contatti tra Regione e Prefettura su questa problematica si sono intensificati, per verificare le possibilità di intervento che le Asl potranno oggi realizzare in collaborazione con Prefetture e forze dell'ordine. “Nemmeno queste misure ci daranno garanzia assoluta – conclude l'assessore Rossi – ma certamente una maggiore sorveglianza servirà a indurre comportamenti più corretti”. di Susanna Cressati

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