Un drappo verde sul Comune di Bagno a Ripoli

Mentre non si fermano le violenze, la repressione, le torture, la censura ed i processi sommari anche il Comune di Bagno a Ripoli ha deciso di manifestare la vicinanza al popolo iraniano esponendo dalla propria sede un drappo verde.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 agosto 2009 13:12
Un drappo verde sul Comune di Bagno a Ripoli

“Il drappo verde, che in tutto il mondo è il segnale dell'anelito alla libertà da parte del popolo iraniano – dichiara il sindaco Luciano Bartolini –, posto accanto alle bandiere dell'Italia, dell'Europa e del nostro Comune, testimonia la richiesta della Comunità di Bagno a Ripoli espressa all'unanimità nelle scorse settimane dal Consiglio Comunale dopo una lunga e approfondita discussione. Il drappo è il simbolo degli auspici espressi da un ordine del giorno condiviso da tutte le forze politiche, in cui si condannano repressioni e violenze, si invita alla solidarietà concreta verso il popolo iraniano, si richiede alla Comunità internazionale di farsi carico del rispetto dei diritti civili, umani, democratici e di libertà in Iran, si invita il Governo Italiano a proseguire nella sua azione e a non riconoscere l’elezione del Presidente Ahmadinejad e si sottolinea l'importanza della laicità dello Stato". E così dopo i drappi apparsi su Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze, e la manifestazione nazionale di qualche settimana fa svoltasi proprio nel capoluogo toscano, anche Bagno a Ripoli manifesta la propria vicinanza al popolo iraniano esponendo quello che è oramai il simbolo internazionale della resistena al regime instaurato da Ahmadinejad ed i suoi seguaci. Ieri, intanto, la Guida Suprema Ali Khamenei ha ufficialmente nominato presidente dell'Iran l'ex sindaco di Teheran durante una cerimonia trasmessa in diretta tivù che ha lasciato perplessi molti.

Imbarazzante il momento in cui il neopresidente ha cercato di baciare la mano al leader religioso, come fece cinque anni fa, che però si è ritratto. "A settembre torneremo a parlare di Iran. Pensiamo a un dibattito, ma anche ad una serata dove si possa esprimere la cultura iraniana: musica, coreografie, gastronomia. Una cultura millenaria, dalle radici profondissime, recentemente messa a dura prova dall'assenza in quel Paese di un reale confronto democratico. Intanto, ricordo che è possibile visitare nel Palazzo Comunale la mostra 'L'Arte per la Democrazia', ideata e promossa dal Comune do Bagno a Ripoli in collaborazione con l'associazione di artisti iraniani 'Arte-Dove', visitabile fino al prossimo 12 settembre” conclude il primo cittadino di Bagno a Ripoli.

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