La sicurezza sul lavoro si studia all'Università

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 giugno 2009 21:56
La sicurezza sul lavoro si studia all'Università

La formazione come elemento chiave per la sicurezza. Di questo si è occupata oggi la commissione speciale Lavoro del Consiglio regionale, presieduta da Eduardo Bruno, che ha esaminato e approvato due progetti, sulla sicurezza nei cantieri edili e sulla prevenzione antisismica, rivolti agli studenti universitari. “Safety Manager”, questa la figura professionale che uscirà da un percorso formativo integrato che vede coinvolte le tre università toscane, la Regione, gli enti pubblici, il mondo dell’industria e le parti sociali. L’idea è quella di far sì che gli studenti della laurea triennale in ingegneria possano, contemporaneamente al percorso 'classico' delle lezioni e degli esami, acquisire una competenza specifica sulla sicurezza sul lavoro, e uscire dall’università non solo con la laurea ma anche con le qualifiche di Coordinatore per la sicurezza e di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp).

Il tutto grazie anche a un’attività formativa sul campo, da svolgersi presso le Asl, altri enti pubblici, aziende, affiancando gli ispettori e gli addetti alla sicurezza nei loro compiti di vigilanza e controllo. “Vorremmo che questo diventasse un progetto pilota applicabile anche a livello nazionale – ha affermato il presidente della commissione, Eduardo Bruno (PdCI) – Per questo ci adopereremo anche nei confronti del Governo e prepareremo una o più proposte di legge al Parlamento, per la concessione di sgravi fiscali alle imprese che assumono professionisti della sicurezza e per il riconoscimento di un titolo preferenziale nei concorsi”.

D’accordo sul sostegno al progetto anche il vicepresidente Mauro Ricci (Pd) e i consiglieri Andrea Agresti (An-PdL) e Carlo Bartoloni (Rifondazione comunista). Ricci e Agresti hanno sottolineato l’opportunità di occuparsi di formazione e informazione fin dai primi anni del percorso scolastico e in particolare nelle scuole medie superiori che formano tecnici; Bartoloni ha messo l’accento sulla necessità di riflettere anche su norme che impegnino di più le imprese a rispettare la sicurezza.

Il secondo progetto vede coinvolto in particolare il Dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Firenze ed ha come obiettivo la formazione in materia di prevenzione antisismica, con esperienze sul campo in Abruzzo. Al programma, una volta avviato, potranno aderire circa 60 studenti all’ultimo anno della laurea magistrale, suddivisi in tre turni, che per un mese avranno la possibilità di lavorare in Abruzzo effettuando rilievi, prove sui materiali, esaminando la vulnerabilità degli edifici, osservando gli esperti all’opera.

Sostegno al progetto è stato espresso anche in questo caso dai commissari che hanno sottolineato come la formazione, l’informazione, la conoscenza siano sempre alla base della sicurezza, nel campo del lavoro come nel campo della prevenzione antisismica. (ab)

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