Cormorano e marzaiola nidificano nel Padule di Fucecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2009 19:55
Cormorano e marzaiola nidificano nel Padule di Fucecchio

Nel Padule di Fucecchio la fase riproduttiva è ancora in corso, ma l’attività di monitoraggio svolta dal Centro di Ricerca consente già di annunciare una stagione ricca di piacevoli sorprese. Innanzitutto le new entries, cioè le specie la cui nidificazione è stata accertata e documentata per la prima volta: il Cormorano, all’interno della Riserva Naturale istituita dalla Provincia di Pistoia, e la Marzaiola, nell’oasi di protezione Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone.
La nidificazione del Cormorano rappresenta un fatto di rilevante interesse scientifico, poiché nell’Italia continentale si tratta del primo caso conosciuto a sud del fiume Po’; nell’unico nido finora conosciuto, realizzato all’interno dell’area protetta, sono presenti 3 pulcini.

Occorre sottolineare come il contingente di cormorani presente a Fucecchio (soprattutto in fase di svernamento) da un lato può rappresentare un importante fattore di controllo dell’invasivo gambero rosso della Louisiana, dall’altro è sottratto ad altri contesti dove la specie può avere un certo impatto sulle produzioni ittiche.
La nidificazione della Marzaiola invece era più volte stata ipotizzata sulla base di vari indizi, ma mai era stata documentata una femmina che porta a spasso i suoi piccoli, ancora inetti al volo (nella foto scattate da Marco Boldrini).

Fa particolarmente piacere che ciò si sia verificato nell’area denominata Il Pratone, nella quale sono stati recentemente effettuati interventi di ripristino dell’habitat palustre. Nella stessa area risultano probabili anche la nidificazione di altre due anatre selvatiche, l’Alzavola e la Canapiglia, di cui speriamo di avere presto conferma.
Ma il 2009 sarà ricordato anche per l’abbondanza di coppie nidificanti nella riserva pistoiese (area Le Morette) di due specie acquatiche, il Cavaliere d’Italia e lo Svasso maggiore che hanno esigenze ecologiche molto diverse fra loro, a testimonianza della qualità e della diversificazione di habitat ottenuti grazie agli interventi di miglioramento ambientale realizzati nell’ambito del progetto Lungo le Rotte Migratorie.


Il Cavaliere d’Italia, le cui uova si sono schiuse pochi giorni fa, richiede acque basse e isolotti dove costruisce il suo nido; quest’anno la colonia che si è insediata di fronte all’osservatorio del Le Morette conta circa 30 coppie riproduttive.
Lo Svasso è legato al contrario ad acque profonde, dove si alimenta in completa immersione, ed è comparso nel Padule solo a seguito dei primi interventi effettuati nell’area protetta pistoiese, dove quest’anno se ne contano oltre 20 coppie.
L’unico rammarico è l’assenza dell’Oca selvatica, che per tre stagioni consecutive (dal 2005 al 2007) aveva nidificato con successo sempre nella riserva pistoiese, evento che non si verificava in Toscana da oltre due secoli; a parziale compensazione si pone la buona performance delle due coppie nidificanti di Cicogna, quella di Fucecchio e quella di Monsummano, entrambe impegnate nelle cure parentali di una ricca prole.

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