Palermo: la cattura di Leonardo Badalamenti.
Strage di via dei Georgofili: le iniziative per il sedicesimo anniversario della bomba

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 maggio 2009 14:34
Palermo: la cattura di Leonardo Badalamenti.<BR>Strage di via dei Georgofili: le iniziative per il sedicesimo anniversario della bomba

Si tratta di un nuovo importante successo al servizio della legalità. Un successo particolarmente significativo. Stamani l'operazione dei Carabinieri del Ros di Firenze, ordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, che ha portato alla cattura di Leonardo Badalamenti, figlio di Gaetano, il boss di Cosa Nostra, morto in carcere negli Stati Uniti e di 'alcuni imprenditori ritenuti espressione di famiglie mafiose, attivi sia in Toscana sia nella realizzazione di opere residenziali e turistiche in provincia di Palermo.

"Gli arresti sono una vittoria dello Stato contro Cosa Nostra -commentano il sen. del PDL Achille Totaro, componente della commissione Difesa a Palazzo Madama e il consigliere comunale Stefano Alessandri- e per la Mafia è l'ennesima sconfitta bruciante. Il fatto che gli arresti siano avvenuti alla vigilia dell'anniversario di Capaci dimostra che si possono uccidere gli uomini ma non le loro idee".
Commemorare le vittime, ricordare l'orrore di una delle peggiori stragi di mafia, riflettere su quanto è successo, ma soprattutto chiedere ancora una volta che sia fatta piena luce su quell'attentato.

È con questo spirito che Firenze e la Toscana si apprestano a partecipare alle manifestazione per il 16 anniversario della strage di via dei Georgofili, l'attentato del 27 maggio 1993 che costò la vita a cinque persone, oltre a provocare il ferimento di altre 41 e danni inestimabili al patrimonio artistico e culturale fiorentino. Manifestazioni che non intendono affatto essere formali, spiega il vicepresidente della Regione Toscana, che rappresenterà il governo regionale nelle varie iniziative, abbiamo voluto che questo anniversario rappresentasse una grande occasione di riflessione, confronto, coinvolgimento anche delle generazioni più giovani.

Oltre che, naturalmente, in un'occasione per domandare ancora pie na chiarezza e piena giustizia, perché se le indagini e i processi, grazie all'opera di magistrati come Gabriele Chelazzi, hanno permesso di assicurare alla giustizia esecutori e mandanti interni, tante, troppe sono ancora le ombre che restano da dissipare. Tra le numerose iniziative, ricordiamo il convegno “La giustizia e le strade della legalità” , a cui parteciperà, tra gli altri, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, il 26 maggio, all'Auditorium del consiglio regionale.

E poi il programma della notte tra il 26 e il 27 maggio, in piazza della Signoria, con gli interventi di magistrati, autorità, famigliari delle vittime, la musica di Giuseppe Verdi e poi il corteo e la deposizione di una corona di alloro sul luogo dell'attentato.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza