Informagiovani: la Regione rafforza rete

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 maggio 2009 22:53
Informagiovani: la Regione rafforza rete

Di Barbara Cremoncini
Firenze- Consolidare e sostenere la rete dei Ciaf (centri infanzia, adolescenza e famiglia) e degli Informagiovani, rendendo possibile una presenza capillare di questi strumenti sul territorio grazie alla collaborazione con Comuni e Province. E' questa la direzione in cui si muove la Regione che vede nelle politiche per l'infanzia, l'adolescenza e i giovani una priorità. Non a caso il piano triennale per l'infanzia ha previsto, nel periodo 2007-2010, un investimento di 73 milioni di euro che ha già consentito un incremento di servizi pari al 10% in più e l'accesso al nido al 29,9% della popolazione da 0 a 3 anni.

E' uno sforzo notevole, in controtendenza con quanto avviene a livello nazionale, che vede la Toscana al primo posto in Italia, seguita dall'Emilia Romagna, per tasso di accoglienza dei bambini da 0 a 3 anni in asili nido e altri servizi per l'infanzia. I risultati ci dicono che il traguardo indicato dal consigl io europeo di Lisbona del 33% entro il 2010, è davvero dietro l'angolo.
Investire sui bambini e sui giovani significa investire sugli adulti di domani e quindi sul futuro della regione.
Lo ha ricordato l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro nel suo intervento oggi in apertura del convegno organizzato dalla Regione all'Istituto degli Innocenti su “Centri infanzia adolescenza e famiglia e gli Informagiovani in Toscana”.

Come emerge dal rapporto Regione-Innnocenti, nel triennio 2005-2007 queste due realtà sono cresciute, anche se in maniera discontinua e non omogenea sul territorio regionale. Nel 2007 gli Informagiovani erano circa 107, per circa 40 mila utenti e un massimo di 350 mila contatti, mentre i Ciaf risultavano una cinquantina. Sia gli Informagiovani che i Centri per l'infanzia adolescenza e famiglia sono punti di riferimento per attività di educazione non formale e informazione e sono strutturati , in genere ad opera dei Comuni ma in alcuni casi anche da soggetti provati, come centri polivalenti che svolgono spesso funzioni di aggregazione e socializzazione, consulenza ed ascolto, promozione di conoscenze e opportunità.

E' per dare un'organizzazione più razionale e garantire una presenza più qualificata e diffusa al sistema che la Regione, come ha spiegato l'assessore, ha deciso di finanziare – con un investimento iniziale di circa 100 mila euro – un progetto promosso in collaborazione con l'Associazione dei comuni toscani. L'obiettivo del progetto è quello di sviluppare ulteriormente la rete degli informagiovani integrandone le funzioni con quelle svolte ad esempio per l'orientamento al lavoro e allo studio universitario, da organismi come i Centri per l'impiego e gli sportelli dell'Azienda regionale per il diritto allo studio.

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