Lavoro: servono interventi anticrisi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 maggio 2009 14:39
Lavoro: servono interventi anticrisi

Firenze- La Toscana è investita in pieno dalla crisi. Il mercato del lavoro subisce i contraccolpi del forte calo della produzione. Nonostante la congiuntura negativa degli ultimi mesi, preceduta da anni di notevole difficoltà, il distretto tessile pratese, uno dei maggiori agglomerati industriali della Toscana, non si arrende e cerca la via d’uscita alla crisi attraverso un processo di riconversione produttiva che passa anche attraverso il ricorso a tutti gli strumenti creditizi messi a disposizione dal sistema bancario.

E’, in estrema sintesi, quanto emerge da un’analisi condotta dall’Area Research, Intelligence e Investor Relations di Banca Monte dei Paschi.
Il distretto industriale di Prato comprende 12 comuni nelle provincie di Prato, Pistoia e Firenze; il comparto tessile ne rappresenta la storica specializzazione e realizza circa il 75% del fatturato, con il 50% delle imprese ed il 65% degli addetti. Il peso relativo del tessile è tuttavia in costante calo negli ultimi anni, a vantaggio dell’altra specializzazione produttiva del distretto: l’ abbigliamento (maglieria e confezioni).

La differente dinamica dei due comparti è testimoniata dalle iscrizioni di nuove imprese alla Camera di commercio: nel solo 2008, -5,4% per il tessile e +9,4% per l’abbigliamento.
La crisi che ha investito il distretto negli ultimi anni, al pari dell’intero settore tessile, è testimoniata dall’andamento riflessivo delle principali variabili macroeconomiche (fatturato, export, import); tuttavia le ultime evidenze congiunturali lasciano intravedere, se non una vera e propria ripresa, segnali di recupero, concretizzati, tra l’altro, da un rilancio degli investimenti nelle linee produttive.

Inoltre, nonostante la fase congiunturale negativa, gli impieghi bancari ai settori produttivi nella provincia di Prato sono aumentati di circa il 5% nel corso del 2008.
La crisi economica che stiamo attraversando, oltre che inevitabili riflessi sul mondo delle imprese e della finanza, può generare una destabilizzazione emotiva che sfocia nella paura e nella disistima di sé, mettendo a rischio in alcuni casi gli equilibri interni delle persone e avere grandi ripercussioni nell’ambito della famiglia, della società e della impresa.

Le emozioni infatti possono sembrare un fatto privato ma hanno un forte impatto nel pubblico, diventano un fatto sociale se non possono esprimersi in modo adeguato e ragionevole.
La crisi può altresì venir vissuta non solo come difficoltà ma anche come momento di trasformazione positiva, come opportunità di cambiamento e dunque come momento rigenerativo.
Su questi temi così attuali soprattutto nel nostro distretto, verterà la conferenza in programma per venerdì 22 maggio prossimo nell’auditorium di Confartigianato Imprese Prato (Viale Montegrappa, 138) a partire dalle ore 18, che vedrà la partecipazione del dottor Eugenio Giommi, presidente della Società dell’Ascolto, di Barbara Noci, dirigente e operatore della Società dell’Ascolto e dell’associazione Formato Famiglia.

A condurre l’incontro sarà il professor Jerome Liss, psichiatra americano fondatore della Società Italiana di Biosistemica e fautore della diffusione della Collaborazione Reciproca e di gruppi di auto aiuto. Un invito alla cittadinanza a partecipare a questo appuntamento promosso dalla Società dell’Ascolto e dalla Società Italiana di Biosistemica ospitato da Confartigianato Imprese Prato perché interessata ad approfondire uno dei tanti aspetti toccati dalla crisi, quello più privato che può avere un forte impatto su quello pubblico, e quindi sulla realtà di tante persone e di tante imprese.

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