Regione: un fondo per sostenere i contratti di solidarietà

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2009 23:38
Regione: un fondo per sostenere i contratti di solidarietà

di Barbara Cremoncini
Firenze- Contratti di solidarietà contro l'emorragia di posti di lavoro. Questa l'ultima misura cui la Regione sta pensando per fare fronte ai segnali negativi che vengono dal mercato: rallentamento dell'occupazione e aumento delle ore di Cassa integrazione. Il dato più significativo è l'impennata della Cassa Integrazione che, nel febbraio 2009, ha registrato un +209 % rispetto al febbraio 2008 e un + 67% rispetto al gennaio 2009. Le ore di Cassa integrazione sono risultate in crescita anche nel 2008, con un incremento annuo del +19%.

Negli ultimi mesi dell’anno è emersa chiaramente la progressione della crisi in termini di occupazione, come indica il numero dei lavoratori in mobilità, aumentati nel 2008 del 25%. «Per la prima volta da un decennio - commenta l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - la Toscana vede una netta inversione di tendenza in un mercato del lavoro che fino a pochi mesi fa registrava un costante aumento degli occupati. E' una tendenza che ci preoccupa, ma che non ci coglie impreparati perchè, già da tempo, abbiamo messo in atto misure per ampliare le opportunità di occupazione, in particolare per le fasce più deboli del mercato del lavoro e per chi non usufruisce degli ammortizzatori sociali.

E' su questa base che stiamo potenziando ulteriormente queste misure. Proprio ieri in giunta ho presentato la proposta di un ulteriore fondo regionale per sostenere i lavoratori che decidono, in accordo con aziende e sindacati, di fare ricorso a contratti di solidarietà, diminuendo il proprio orario di lavoro pur di evitare i licenziamenti. Ciò permetterebbe in sostanza di lavorare meno, ma tutti». La misura è allo studio e i dettagli saranno definiti nei prossimi giorni. La fotografia dell'emerge nza arriva dai dati trimestrali dell'Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, che la Regione ha potenziato, rilanciando fra l'altro il trimestrale Flash Lavoro che, con una nuova veste grafica e arricchito nei dati, monitorerà in tempo reale l'andamento della dinamica occupazionale toscana rielaborando, ogni tre mesi, i dati Istat.

Questo, insieme ai numeri provenienti dai servizi per l'impiego toscani attraverso la banca dati IDOL , offrirà strumenti per un'analisi tempestiva della situazione. Nel 2008 si sono avuti 15 mila avviamenti al lavoro in meno rispetto al 2007, con una contrazione di 2 punti percentuali. Significa che si è avuta una diminuzione di 10 mila assunzioni e si è passati dalle 550 mila del 2007 alle 540 mila del 2008. Il dato peggiore si è avuto a dicembre, con - 17%. L'impatto della crisi penalizza soprattutto le categorie più deboli.

La contrazione delle assunzioni &egr ave; più forte per le donne (- 3,2%), mentre aumenta la quota di lavoratori precari. Nel 2008 le assunzioni a tempo determinato raggiungono l'83%, contro il 79% del 2007, confermandosi come la modalità prevalente. Quanto ai giovani, rallentano gli avviamenti di persone sotto i 30 anni (- 9%). In calo, per la prima volta, anche i lavoratori stranieri, che dai 176 mila del 2007, si riducono a 150 mila. «Anche questo è un segnale da non trascurare – spiega l'assessore – perchè l'aumento dei lavoratori stranieri era andato di pari passo con l'aumento dell'occupazione.

Il rallentamento dell'economia chiude spazi anche a chi viene nella nostra regione per lavorare, con inevitabili conseguenze negative sul piano sociale». Complessivamente gli inserimenti in lista di mobilità, cioè dei lavoratori licenziati, nel 2008 sono stati 17.519, con una crescita di quasi il 26%, concentrata nella s econda metà dell'anno.

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