Crisi: liquidazione per la Enseco di Scandicci.
Indotto Piaggio: chiesta la cassa integrazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2009 00:36
Crisi: liquidazione per la Enseco di Scandicci.<BR>Indotto Piaggio: chiesta la cassa integrazione

Firenze\– Garantire le integrazioni salariali previste per legge ai 130 dipendenti della Pega (cooperativa che agisce in subappalto per conto di Ceva, subentrata alla Tnt nel confezionamento di pezzi di ricambio per il gruppo Piaggio) che si sono autoridotti l’orario di lavoro a una media di 40 ore mensili, evidentemente insostenibile nel lungo periodo. Questa la richiesta che il Consiglio regionale della Toscana avanza al Governo nazionale per mezzo di una mozione a firma del gruppo Rifondazione comunista – Sinistra europea.

Il testo approvato e illustrato in Aula dal consigliere Luca Ciabatti, impegna anche l’Esecutivo toscano a “sollecitare in tutte le sedi l’apertura di un tavolo di valutazione della crisi aziendale a cui partecipino i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori, delle istituzioni interessate e dell’azienda”. Esprime inoltre “solidarietà e sostegno ai lavoratori della Piaggio e dell’indotto in lotta per tutelare il loro diritto al lavoro a un’equa retribuzione e a orari lavorativi decorosi”.


Il gruppo CommProve, nato e cresciuto a Scandicci, opera da anni nel settore della telefonia mobile, produce sistemi hardware e software che permettono di monitorare la qualità della rete 2G/3G da parte dei gestori proprietari. Sul territorio nazionale ha clienti come Telecom Italia e Wind, mentre in ambito europeo e mondiale vanta acquirenti come Motorola ed altri ancora come Vodacom in Sudafrica, Turkcell in Turchia, Wind Hellas in Grecia, Tim Brazil in Brasile, Telecom Personal in Argentina e Entel PCS in Cile.

CommProve Technologies SpA, con sede a Scandicci in Via delle Fonti 8/e, è la principale sussidiaria del gruppo. Impiega 68 dipendenti di professionalità medio-alta e costituisce da anni una delle realtà di Ricerca e Sviluppo in campo Telecomunicazioni di maggior rilievo nel territorio toscano. In seguito alla crisi finanziaria internazionale e alla conseguente riduzione delle vendite, CommProve Technologies ha comunicato di voler procedere ad una riduzione dei costi tramite il taglio di 17 posti di lavoro su un totale di 68 lavoratori.

La procedura di mobilità è stata aperta il 21 Gennaio scorso e da allora le OO.SS, insieme con le RSU, sono impegnate ad un tavolo di trattativa con l’azienda per trovare una soluzione alternativa.
La ENSECO SRL, sita in via del Padule 23/5 Scandicci (FI), Società di Ingegneria Meccanica e Servizi Tecnici, attiva sul territorio Fiorentino nel settore dei servizi per l’industria metalmeccanica, il giorno 4/12/2008 ha dichiarato la messa in liquidazione dell’azienda, composta da 47 dipendenti, 9 dei quali impiegati presso l’Unità Locale di Vibo Valentia.

I Lavoratori Enseco Srl, hanno ricevuto la notizia della messa in liquidazione soltanto il giorno 07 Gennaio 2009, quasi un mese dopo la decisione presa dal CdA, riunito in assemblea straordinaria, e dove è stato sancito il passaggio della ragione sociale da SpA a Srl in liquidazione. La Direzione Aziendale ha ipotizzato la possibilità di affittare rami d’azienda individuando dei soggetti interessati, se non addirittura l’eventualità di un soggetto disposto a rilevare, come acquirente, la società intera.

I lavoratori Enseco e le loro rappresentanze sindacali chiedono alle istituzioni del territorio e all’imprenditoria locale, al fine di non disperdere le professionalità e un’attività produttiva che ha ancora margini di crescita e di sviluppo sul territorio di intervenire quanto prima.
Il Comune di Scandicci stanzierà un fondo da 50 mila euro nel Bilancio di previsione 2009, per i lavoratori in difficoltà a seguito di eventuali crisi aziendali. “E’ un pacchetto di sostegno ai cittadini che potrebbero subire i danni della crisi – ha affermato il sindaco Simone Gheri – è un’azione integrativa del Comune condivisa dai sindacati per fronteggiare un periodo economico che si prevede difficile, come è emerso anche dal tavolo di monitoraggio della situazione economica locale che abbiamo istituito assieme alle organizzazioni sindacali e alle associazioni di categoria; è una misura che va ad aggiungersi agli incrementi per il sociale previsti nel Bilancio di previsione.

Per il 2009 inoltre abbiamo bloccato le tasse e le tariffe, specie quelle per servizi come gli asili che non aumentano neanche del tasso d’inflazione”. Sono allo studio del Comune anche modalità per rateizzare il pagamento delle rette più alte dei nidi, in caso di documentata difficoltà economica della famiglia causata dal periodo di crisi. Per il fondo destinato ai lavoratori in difficoltà le modalità di erogazione saranno definite e comunicate dopo l’approvazione del Bilancio di previsione 2009, che andrà alla discussione e al voto del Consiglio comunale giovedì 19 e venerdì 20 febbraio.

Nella proposta di Bilancio già approvata dalla Giunta sono presenti anche altri due fondi Comunali, uno da 88 mila euro per contributi destinati a nuclei con un familiare non autosufficiente e uno da 120 mila euro per i contributi agli affitti, come compensazione ai tagli effettuati dal Governo; questi due fondi sono stati istituiti a seguito di un accordo firmato il mese scorso dall’assessore al Bilancio Alessandro Baglioni e dai rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil e delle rispettive sigle dei pensionati.

“L’amministrazione comunale si impegna fortemente per non aumentare le tasse e garantire sostegno ai cittadini – ha detto il primo cittadino - in questo periodo che è di difficoltà anche per gli enti locali: i tagli del Governo a Scandicci hanno infatti pesato per quasi un milione di euro”.

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