Verdi: Lettera aperta al Pd fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2008 13:53
Verdi: Lettera aperta al Pd fiorentino

di Giovanni Varrasi, capogruppo consiliare dei Verdi
Cari amici, entrare in casa di altri è sempre esercizio da realizzare con cautela e rispetto, ma quando la costruzione principale rischia danni così gravi da far temere il crollo del condominio e la perdita di prospettive, non solo per gli abitanti presenti ma anche per le prossime generazioni, chi non lancerebbe un grido di allarme? Il Gruppo dei Verdi in Consiglio comunale ha mostrato negli ultimi cinque anni una profonda lealtà nei confronti del Gruppo del Partito Democratico e dell’intera maggioranza, che ha avuto come ingrediente principale la libertà di critica, la bandiera della moralità pubblica, la realizzazione di compromessi alti per il bene comune.
E dunque, sulla scorta di queste credenziali di correttezza e collaborazione, lanciamo il grido di allarme riguardante la questione morale a Firenze che riguarda pezzi del Pd, del capitalismo locale, di lobbies clientelari.

D’altra parte il Gruppo consiliare dei Verdi può andare, su questi temi, a testa alta, avendo dato prova di attenzione all’impresa e alla socialità ma coniugate in ogni momento alla massima trasparenza e legalità.
Purtroppo in Consiglio comunale, ieri e nelle precedenti sedute, nessuno dei leader del Pd presenti ha accennato ad una autocritica, a sensazioni di smarrimento, alla necessità di una discontinuità, non solo sul piano etico ma anche delle politiche e delle alleanze sociali.
Come ho detto nel mio intervento di ieri in Consiglio, non si può privilegiare l’intesa con palazzinari, costruttori di infrastrutture non urgenti, comitati di interessi, a danno dei piccoli produttori, commercianti, professionisti fuori dai giochi.
Alcuni dirigenti del Pd, oltre a negare le loro responsabilità, assentarsi dal confronto o offrire una versione intimista e buonista della politica, hanno persino teorizzato che il clientelismo è il modo migliore per governare.
Noi Verdi di Palazzo Vecchio, non accetteremo mai un’alleanza con un Pd non rinnovato sulle questioni morali, ambientali, delle scelte strategiche volte al bene comune.
Qualche candidato alle primarie ha parlato della necessità di una forte discontinuità, qualcun altro si è spinto a dire “Punto e a capo”.

Apprezziamo questi timidi tentativi.
Per noi, queste affermazioni segnano solo l’inizio rispetto alla necessità di un profondo rinnovamento della società civile fiorentina e del Partito Democratico che ne rappresenta significativa parte.
Nelle elezioni regionali dell’Abruzzo 152 mila persone (pensiamoli non sulla carta, ma in fila uno dietro l’altro) che votavano Ds e Margherita, su 259 mila, non hanno partecipato al voto o hanno cambiato partito. Non vi viene in mente che dobbiamo evitare in tutti i modi che questo possa accadere anche a Firenze? Sveglia Pd, è il momento delle scelte! Dentro questa logica, il Gruppo consiliare dei Verdi appoggia gli sforzi di chiunque, dirigente o semplice iscritto, intenda nel Pd voltare pagina mandando semplicemente a casa chi lo ha disonorato e valorizzando le molte persone di qualità che ne fanno parte.
Questa resta la nostra politica: un nuovo centro-sinistra rigenerato nelle persone, nei metodi e nelle strategie.

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