Urbanistica: accuse di corruzione sul Piano strutturale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 novembre 2008 23:47
Urbanistica: accuse di corruzione sul Piano strutturale

Prima i sigilli al cantiere Multiplex di Novoli (area ex FIAT), poi le perquisizioni a due assessori in Palazzo Vecchio in merito all’intervento di Castello (area Fondiaria-Ligresti). Perché da ieri sull´area di Castello, destinata ad accogliere un nuovo vasto quartiere di Firenze, aleggia una nuova ombra. La magistratura è intervenuta per fare chiarezza su ipotesi di reato gravissime che colpiscono il decisore urbanistico, l'assessore Gianni Biagi, avvisato dalla Procura per corruzione. Ma i carabinieri del Ros di Firenze hanno effettuato perquisizioni anche negli uffici dell'assessore comunale e candidato sindaco Graziano Cioni e pure Salvatore Ligresti è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Firenze con ipotesi di reato di corruzione.
Una Commissione consiliare di inchiesta - come previsto all'articolo 32 del regolamento di Palazzo Vecchio - per accertare "la regolarità e la correttezza di determinate attività amministrative comunali" con particolare riferimento a Castello e Novoli.

E' quanto richiesto stamattina da Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, al presidente del Consiglio Eros Cruccolini e a tutti i capigruppo. L'istanza è completata dalla richiesta di mettere all'ordine del giorno del consiglio di lunedì anche un dibattito sulle vicende di questi giorni. L'idea di istituire una commissione di indagine consiliare nasce dai gravi eventi che in queste ore hanno coinvolto le scelte urbanistiche dell'amministrazione: dal sequestro del cantiere di Novoli alle indagini riguardanti Castello e i rapporti tra la giunta Domenici e il gruppo Ligresti, con le perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni di due assessori.

Fatti che impongono al Consiglio Comunale di fare chiarezza sulle scelte urbanistiche della città. Unaltracittà ha chiesto la costituzione di una Commissione consiliare di indagine sulla gestione urbanistica a Firenze ma questo non basta: "Il Piano strutturale non può e non deve essere approvato entro dicembre come richiesto dal Sindaco Domenici -aggiunge la consigliera Ornella De Zordo- Una scelta di tale portata non è pensabile che venga avallata dal Consiglio comunale nel clima che si è creato in queste ultime settimane.

E' allora necessario che, con estrema trasparenza e la massima pubblicità, la giunta Domenici presenti alla città il Piano strutturale e gli indirizzi delle scelte urbanistiche in corso; illustri quali Osservazioni dei cittadini sono state accolte e motivi, sempre con estrema limpidità e onestà, le scelte compiute ad oggi e quelle in corso. Unaltracittà si augura che l'avvio delle inchieste rappresenti l'inizio di un'operazione di pulizia e di trasparenza a tutto campo, oggi più necessaria che mai.

E' molto triste, e molto grave, che si sia dovuto attendere l'intervento della Procura per attirare l'attenzione su questioni segnalate da anni, non solo da Unaltracittà, ma anche dai tanti cittadini che, in modo organizzato o meno, denunciano da tempo una gestione urbanistica votata ai profitti dei privati e non al miglioramento della qualità della vita dei fiorentini. Non è più possibile negare l'evidenza né rimanere immobili. Il sequestro della Multisala, l'inchiesta per corruzione che associa Salvatore Ligresti ad esponenti della giunta di Leonardo Domenici dimostrano che non sbagliavamo nell'esprimere i nostri dubbi sulla questione urbanistica.

Non bisogna infatti dimenticare che le recenti indagini si sommano alle altre già aperte nei mesi scorsi, di nuovo per corruzione, e che un giorno arriveranno a compimento".
«Il gruppo Pd esprime piena fiducia nell'operato degli assessori Biagi e Cioni che ieri hanno ricevuto un provvedimento della magistratura per presunti rapporti illeciti con il gruppo Fondiaria- Sai». E' quanto hanno dichiarato il capogruppo Alberto Formigli e la vicecapogruppo Rosa Maria Di Giorgi. «L'azione della magistratura - hanno aggiunto - si colloca in un momento di grande delicatezza per gli appuntamenti politici che la città ha di fronte nel 2009 ed anche per questo chiediamo il rapido concludersi del lavoro della magistratura.

Ciò è nell'interesse di tutti. Stiamo portando a termine, con atti di governo che non riguardano questo provvedimento, il programma politico amministrativo che ci siamo dati con le elezioni del 2004. In questi anni abbiamo lavorato in piena trasparenza, in continuo confronto con i partiti dell'opposizione in consiglio comunale, con le forze economiche e sociali della città. Abbiamo portato avanti il progetto di modernizzazione di Firenze nel pieno rispetto delle regole e dei bisogni dei suoi abitanti e quindi nell'interesse generale».

«Vogliamo perciò precisare, in relazione alle dichiarazioni fatte in queste ore da alcune forze dell'opposizione - hanno concluso Formigli e Di Giorgi - che respingiamo la richiesta di dimissioni di Biagi e di Cioni con i quali, in piena correttezza e trasparenza abbiamo amministrato Firenze e riaffermiamo che nostro compito è quello di portare a termine il lavoro avviato prima fra tutti l'approvazione del piano strutturale sul quale si disegnerà la città del futuro».
"Siamo garantisti fino in fondo, ma la vicenda giudiziaria Fondiaria-Castello dimostra senza dubbio e per l'ennesima volta la mancanza di trasparenza e di comunicazione alla cittadinanza sulle scelte fondamentali per la città prese dall'amministrazione comunale del Partito Democratico".

Così Guglielmo Picchi, deputato fiorentino del PDL, commenta la vicenda giudiziaria che ha coinvolto gli assessori Cioni e Biagi nella vicenda Fondiaria Castello. "E'necessario chiarire i rapporti tra Partito Democratico che amministra la città e le imprese coinvolte nello sviluppo dell'area di Castello e quindi una moratoria è assolutamente necessaria. Anche la vicenda del centro commerciale di Novoli e la costruzione delle linee 2 e 3 della tramvia sono scelte operate in modo opaco e nel primo caso senza le autorizzazioni necessarie.

Le elezioni sono ormai alle porte ed è quindi opportuno fermarsi per alcuni mesi e permettere alla prossima amministrazione comunale, che sarà certamente di centrodestra, di rimettere mano alle scelte sbagliate della giunta attuale".
I fatti di questi giorni, al di là degli sviluppi giudiziari, confermano e rafforzano la scelta del PRC di costruire, partendo dalle vertenze aperte nei territori e insieme a tutte le forze sociali e politiche disponibili, una proposta alternativa al Pd in grado di sbarrare la strada alle destre ed ai poteri forti legati agli interessi speculativi: "Non spetta a noi assolvere o condannare nessuno, ma questi interventi della magistratura riguardano vicende urbanistiche su cui fin dagli anni ’90 abbiamo espresso il nostro netto dissenso, sia per quanto riguarda l’uso del territorio, sia per i forti interessi speculativi connessi alle due operazioni.

A queste sono da aggiungere i vari interventi sulle aree dismesse (Superpila, Fila, Longinotti, Gondrand…) ed il recente protocollo tra Ferrovie dello Stato, Comune, Provincia e Regione che dà il via libera ad una ulteriore operazione speculativa sulle aree ferroviarie, che si accompagna al sottoattraversamento alta velocità di Firenze ed allo spostamento delle officine di Porta al Prato. Diventa sempre più necessario un radicale cambiamento delle politiche urbanistiche portate avanti da chi ha gestito in questi anni il potere sul territorio, primo fra tutti il Pd e i grandi gruppi immobiliari (vedi Piano Strutturale di Firenze).

La revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) deve rappresentare un’occasione importante per ripristinare realmente il primato degli interessi pubblici, dei bisogni sociali, della tutela del territorio attraverso una precisa definizione di limiti, vincoli e prescrizioni per gli strumenti urbanistici, che non possano essere facilmente aggirabili dalla pressione speculativa attraverso specifiche varianti ad hoc, come avvenuto in tutti questi anni".

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