Commando assalta portavalori stamani nel Senese

Redazione Nove da Firenze
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01 aprile 2008 14:48
Commando assalta portavalori stamani nel Senese

Un commando composto da 7-8 persone ha assaltato a Colle di Val d'Elsa (nei pressi del Ponte di Santa Giulia) un furgone portavalori a colpi di kalashnikov, portando via un bottino di circa 600 mila euro. Con un fuoristrada, si sarebbero diretti contro il portavalori bloccandolo, mentre alle spalle sarebbe arrivata una Fiat Punto.
"L'amministrazione comunale esprime la propria fiducia nel lavoro delle forze dell'ordine per individuare i responsabili di un atto grave, che ha colto di sorpresa la città e le stesse forze dell'ordine".

Questo è il primo commento di Paolo Brogioni, sindaco di Colle di Val d'Elsa. "Nella zona della Valdelsa e anche nelle aree limitrofe alla nostra città -- aggiunge Brogioni -- operano molte industrie e numerose strutture finanziarie, potenziali obiettivi di simili azioni criminali. Per questo motivo, auspichiamo un coordinamento reale delle forze dell'ordine per capire al più presto la dinamica dell'assalto e rafforzare i controlli sul territorio".
Ma tutti i sistemi di sicurezza sono stati osservati? Sono stati inseriti al momento della partenza dall’Istituto tutti i sistemi di allarme?
"La nuova tentata rapina a un portavalori nel senese -commenta Vincenzo, del Vicario del Sindacato Autonomo Vigilanza Privata- mette ancora una volta in evidenza come tali servizi siano regolamentati da direttive iper-liberiste.

Il Ministro dell’Interno Amato, il Capo della Polizia Manganelli e tutte le altre Autorità di Pubblica Sicurezza, debbono prendere atto che i tempi sono cambiati e che l’imperversare della criminalità, che può disporre di armi micidiali ed esplosivi, é un dato di fatto confermato da una sequela inarrestabile di sanguinosi episodi. Gradiremmo, perciò, delle misure urgenti per limitare l’attività dei criminali e la circolazione degli strumenti di morte dei quali si servono per dare l’assalto ai nostri colleghi.

Non si deve attendere una nuova morte di un lavoratore della vigilanza privata per poi battersi il petto. Già oggi, se il Ministro dell’Interno lo vuole, possono essere adottate delle misure efficaci per prevenire nuovi assalti a portavalori. Ricordiamo a tutti, che negli ultimi dieci anni, abbiamo contato ben 39 colleghi che hanno perso la vita (l’ultimo e Baldanzi in Toscana) in assalti a banche e portavalori, un dato che dovrebbe essere tenuto in debita considerazione dai Politici, dai Magistrati, dalle Autorità di Pubblica Sicurezza e dalle Forze di Polizia".

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