Pari Opportunità: Campagna per la rappresentanza delle donne in politica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2007 14:33
Pari Opportunità: Campagna per la rappresentanza delle donne in politica

In Italia la presenza femminile nelle assemblee locali e nazionali è ancora, drammaticamente, lontano dal 50%. Ad oltre sessanta anni dall’entrata in vigore della Costituzione e dal riconoscimento del diritto al voto alle donne, ancora tanta strada rimane da percorrere per raggiungere una democrazia davvero compiuta. Ecco perché nasce la Campagna “Donne e politica. Democrazia, diamole un’opportunità. Pari” promossa dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Firenze. “Attraverso una campagna di comunicazione la Commissione delle Pari Opportunità della Provincia di Firenze – spiega la Presidente Loretta Lazzeri – intende sensibilizzare le coscienze sull’esistenza del problema tappezzando il territorio provinciale con manifesti, spot radiotelevisivi, distribuzione di depliant informativi, per far condividere ad una larga platea la necessità di operarsi per ottenere le riforme indispensabili a fissare un programma d’interventi atto a raggiungere l’obiettivo prefissato”.
La partecipazione delle donne alla vita politica è una condizione di democrazia.

Senza uguaglianza nelle cariche elettive, senza presenza paritaria, la democrazia è incompiuta. Il dibattito sul tema delle “quote rosa” e più in generale, della scarsa partecipazione delle donne in politica è diventato di stringente attualità. E non soltanto in Italia. Mentre si confrontano e si discutono modelli normativi diversi, sulla necessità di coinvolgere una fetta più ampia di popolazione femminile vi è una larga convergenza. Se a livello politico si avverte comunque qualche timida resistenza, la popolazione si esprime a favore di una maggiore presenza femminile nelle funzioni di governo.

Nell’opinione generale (Indagine Censis 2003): “Le amministrazioni guidate da leader femminili sono più orientate al cambiamento, più inclini a sviluppare una logica di rete, sulla base di una cultura del potere diversa, incentrata sull’ascolto, sul pragmatismo, sulla razionalità decisionale e sull’efficienza”.
Ben il 76% degli italiani ritiene che la presenza delle donne sia fondamentale per il buon governo delle Pubbliche Amministrazioni. All’origine della bassa partecipazione vi è un mix di motivi pratici e fattori socioculturali (come evidenzia la ricerca “Donne e Politica, alle radici della disuguaglianza di genere”).
Sono 7, in generale, i motivi della scarsa rappresentanza:
Risorse economiche, di tempo e di organizzazione.

Queste ultime due dipendono naturalmente dalla prima.
Ambiguità dell’opinione pubblica. Al momento di votare, l’enfasi del voto al femminile non si traduce in voti.
Immaturità dei mass media. Parlando delle donne enfatizzano la loro vita privata, o la loro condizione di donne.
Inerzia normativa e comportamentale. Le norme vengono spesso aggirate e quelle nuove ostacolate.
Insicurezza. Le donne temono di essere inadeguate: tale paura andrebbe affrontata con strategie di empowerment.
Segregazione verticale.

La scarsa presenza nelle posizioni di vertice riduce la visibilità.
Non linearità delle carriere. La vita delle donne è più soggetta all’interruzione del classico cursus honorum, a causa della maternità.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza