Gruppo MPS “svecchia” gli organici e finisce in tribunale

Redazione Nove da Firenze
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30 ottobre 2007 15:24
Gruppo MPS “svecchia” gli organici e finisce in tribunale

30/10/2007- Al via questa mattina, martedì 30 ottobre, presso il tribunale di Firenze la prima udienza per la causa che vede coinvolti Banca Toscana, appartenente al Gruppo MPS, e un suo dirigente, Andrea Pastacaldi, vice presidente dei Quadri Cisl, licenziato il 6 ottobre 2006 per aver raggiunto i 58 anni di età e i requisiti minimi pensionistici. Pesanti le accuse cui dovrà rispondere Banca Toscana: discriminazione per età (vietata dalla legge secondo il D.lgs.9.7.2003 n.216, attuativo della Direttiva 2000/78/CE), ritorsione e licenziamento senza giusta causa di un dirigente non apicale.
La decisione di licenziamento, infatti, è stata presa alla scadenza dei termini per l’adesione volontaria al pre-pensionamento promosso da Banca Toscana nei confronti dei dirigenti e dei quadri di alto livello in possesso dei requisiti minimi pensionistici e che avevano esercitato il diritto di rimanere in servizio ai sensi della legge 243 del 2004.
“Abbiamo condannato fin da subito la decisione di Banca Toscana – ha sottolineato Roberto De Santis, presidente dei Quadri Cisl.

Il comportamento dell’istituto di credito fiorentino si pone in una posizione paradossalmente contraria al dettato della Carta Etica dei Valori Aziendali che il Gruppo MPS ha volontariamente sottoscritto e che vieta esplicitamente ogni forma di discriminazione, ivi compresa quella per età”. “I codici etici ed i Principi di Responsabilità Sociale di Impresa – ha concluso il Presidente APQ - non possono servire come fiori all’occhiello per le aziende, ma devono permeare la vita quotidiana delle stesse e porre al centro della relazione con il dipendente elementi quali l’integrità e la trasparenza”.

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