San Genesio: nuova campagna di scavi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 giugno 2007 23:18
San Genesio: nuova campagna di scavi

SAN MINIATO, 04/06/2007- “Lo scavo del sito di San Genesio sta offrendo l’opportunità di riscoprire le origini di una delle più importanti pievi rurali altomedievali della Toscana e del suo borgo, che costituivano un punto di sosta lungo la via Francigena”. Lo afferma il dott. Federico Cantini, dell’Università di Siena, direttore dello scavo di San Genesio, il sito archeologico tra Ponte a Elsa e La Scala che ha riportato alla luce l’antico nucleo abitato all’origine di San Miniato.

“Le strutture che stanno emergendo –dice Cantini, anticipando i risultati dell’ultima campagna di scavo, che sarà presentata domani (6 giugno) alle ore 17 nella Sala degli stemmi del Palazzo Migliorati, in piazza XX Settembre a San Miniato - mostrano come la chiesa, citata dalle fonti a partire dal 715 d.C., non sia stata la prima ad essere costruita in questo sito. Già nella seconda metà del VI secolo era sorta a pochi metri di distanza una chiesetta più piccola, che probabilmente un ricco personaggio d’età longobarda aveva costruito riutilizzando un mausoleo tardo romano, collocato al centro di una vasta necropoli.

Quest’ultima era nata a sua volta sopra un edificio romano, che probabilmente faceva parte di una villa o di una stazione di posta di età imperiale. Ma la ricchezza delle stratigrafie che sono in corso di scavo ci permette di seguire la storia di questo sito non solo tra età romana e VII secolo, ma anche nel corso di tutto il Medioevo. La pieve di San Genesio, quella rammentata nel 715, una struttura imponente per l’epoca, lunga 35 metri e larga 17, viene ampliata nell’XI secolo, quando raggiunge i 45 metri di lunghezza.

In questo stesso secolo viene dotata di una cripta e di un chiostro, mentre intorno si va formando un vasto borgo, che sopravviverà fino al 1248, quando i sanminiatesi lo raderanno al suolo. La centralità del sito viene ulteriormente confermata dai reperti rinvenuti che ci parlano di un abitato inserito nelle più importanti direttrici commerciali che lo legano ai mercati del Mediterraneo. Di particolare rilievo è infine il ritrovamento, effettuato proprio nel corso della campagna di scavo 2006, di una fornace da ceramica che produceva brocche decorate con ingobbio rosso, databili tra VIII e X secolo.

È questa l’unica fornace del pieno altomedioevo documentata fino ad oggi in Toscana, che colloca il sito di San Genesio tra i primi centri produttori di questo tipo di vasellame nel Valdarno”. Alla presentazione dei risultati della campagna 2006 saranno presenti Angelo Frosini, sindaco di San Miniato, Daniela Magozzi, assessore ai lavori pubblici, Giulio Ciampoltrini, della Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e il dott. Federico Cantini dell’Università di Siena e direttore dello scavo.
Intanto, per la campagna di scavo 2007 è già annunciata una novità: dal 1 luglio al 1 agosto, ogni martedì e giovedì, dalle ore 18, sarà possibile effettuare visite guidate di un’ora al cantiere archeologico.

Per informazioni e prenotazioni contattare Beatrice Fatighenti, tel. 3479126956, e-mail beatrice.fatighenti@hotmail.it.

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