La Giunta regionale ha deliberato l'invio in Consiglio di una Proposta di legge per una nuova normativa che punta a migliorare la qualità delle opere, a rivitalizzare il sistema dei lavori pubblici e, in primo luogo, a garantire i diritti dei lavoratori, a partire dalla loro sicurezza.
Cosa succederà dopo che il Consiglio di Stato ha bloccato il cantiere in via Arnoldi? E' quanto chiedono di sapere i consiglieri di Rifondazione Comunista. «La sentenza - scrivono in una interrogazione la capogruppo Anna Nocentini e i consiglieri Leonardo Pieri e Mbaye Diaw - ha respinto il ricorso della società costruttrice Le Quinte contro la sospensiva del cantiere decisa dal tribunale amministrativo della Toscana, di fatto bloccando i lavori di costruzione di 53 appartamenti in via Arnoldi, accogliendo così le richieste del comitato degli abitanti e di altre forze politiche e ambientali.
Peraltro tali appartamenti fanno parte del programma "20.000 alloggi in affitto"». In particolare i consiglieri di Rifondazione Comunista vogliono conoscere «se vi sia e quale sia il costo per l'amministrazione nei confronti della società costruttrice, in seguito alla sentenza»; «se l'amministrazione, preso atto dell'impossibilità a costruire gli appartamenti in via Arnoldi, abbia previsto compensazioni in altre zone della città e, se si, in quali».