Lavoro: la crisi economica non consente di stabilizzare i lavoratori e a Pasqua muore operaio di 46 anni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 aprile 2007 23:48
Lavoro: la crisi economica non consente di stabilizzare i lavoratori e a Pasqua muore operaio di 46 anni

Firenze, 10 Aprile 2007- Non solo clochard. Non solo extracomunitari senza casa o senza speranza. Agli sportelli delle varie mense per i poveri ci sono anche loro: hanno fra i 40 e i 50 anni, hanno una famiglia magari a pezzi, hanno casa e talvolta un titolo di studio. Sono italiani, spesso fiorentini, e non riescono a tirare la fine del mese. I nuovi poveri chiedono un lavoro, anche saltuario, un pacco di pasta e della conserva di pomodoro da portare alla moglie, i soldi per pagare la bolletta della luce o le medicine del figlio.

Anche di questo si parlerà all'incontro "Marginalità e lavoro: quale rete per quale opportunità" che si terrà domani pomeriggio, con inizio alle 14.30, nella Sala Incontro di palazzo Vecchio. L'iniziativa è stata promossa e organizzata dalla commissione sviluppo economico, presieduta da Francesco Ricci. «L'obiettivo - ha spiegato Ricci - è quello di favorire la creazione di relazioni tra il mondo delle associazioni di categoria del lavoro ed il mondo del volontariato svolto nel settore della marginalità e dell'immigrazione oltre che fornire a tutti informazioni sulla presenza di opportunità anche economiche che offrono Stato, enti locali o altre istituzioni.

Sarà un'occasione per riflettere sull'importante ruolo sociale e talvolta "terapeutico" del lavoro per ogni uomo e contribuire a creare rapporti stabili fra soggetti che si occupano di settori molto differenti ma che, insieme, possono favorire lo sviluppo di una società e di una città più ricca e coesa». «Una città solidale, come è stata e vuole continuare ad essere Firenze - ha rilevato il presidente della commissione sviluppo economico - deve impegnarsi concretamente affinché vi siano spazi ed occasioni di affermazione professionale anche per i propri cittadini più deboli ovvero quelle persone che hanno avuto problemi legati all'uso di stupefacenti, alcool, o hanno avuto precedenti con la giustizia o sono soltanto ex lavoratori poco previdenti, ormai invecchiati, che sono entrati a far parte di quello che viene chiamato "mondo della marginalità" cittadina.

Sono stati invitati relatori che potranno tracciare un quadro preciso di questi temi partendo da posizioni e ruoli differenti; il dibattito potrà aiutarci a creare relazioni ed a individuare eventuali strumenti da adottare per favorire l'inserimento lavorativo delle persone più deboli».
In Regione l’assessore al lavoro, Gianfranco Simioncini, ha annunciato uno stanziamento di 500 mila euro a favore delle imprese che trasformeranno i contratti a tempo determinato dei propri dipendenti (che rappresentano l’80% dei nuovi avviamenti al lavoro) in contratti a tempo indeterminato.
E mentre si tenta di far fronte al precariato si allarga la piaga dei licenziamenti.

Richard Ginori 1735 comunica con una nota, che è stato convocato il cda della Società per il giorno 12 Aprile. La notizia è che è in preparazione un’istanza di fallimento per Ginori da parte dei sindaci revisori dell’azienda. “Chi porterà la Ginori al fallimento sarà ricordato come un criminale economico, perché fallire con un prodotto come quello di Ginori è una cosa che non si è mai vista”. È stato questo il commento del sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi. "Si tratta di un allarme che ho lanciato da tempo in tutte le sedi possibili senza essere ascoltato – ha aggiunto il sindaco – ora il tempo è scaduto e sono in gioco 350 lavoratori qualificati dello stabilimento di Sesto Fiorentino, la storia operaia della provincia di Firenze ed il destino del manifatturiero in Toscana, ora tocca alla responsabilità dell’impresa”.

“Spero – ha concluso Gianassi – che in queste ore la capacità imprenditoriale si sostituisca all’avidità”.
Apertura della procedura di mobilità anche per 39 addetti su 187 annunciato dal Gruppo Allegri azienda leader nel settore tessile-abbigliamento nel comune di Vinci. Ciò comporta la perdita del posto di lavoro per 39 lavoratrici dell’area empolese. Se il settore Moda nel distretto con l’inizio del 2007 aveva dato segnali, seppur modesti, di un miglioramento, i motivi sono da ricercare nella delocalizzazione, in questo caso non del Gruppo Allegri, ma di Armani, che aprirà una fabbrica in Cina per confezionare una parte della linea Emporio Armani.


Performance positive per l’export in provincia di Grosseto: un +2,5 per cento totale, con un vero e proprio exploit che supera il 150 per cento delle esportazioni in Cina. “I Paesi Asiatici – osserva Aristide Giannetti, presidente dell’Associazione Industriali Grosseto – rappresentano un mercato potenziale di grande attrattativa per il prodotto maremmano, che mantiene un forte appeal anche nei confronti del mercato americano. L’internazionalizzazione è, oggi, a tutti gli effetti, una delle più grandi opportunità che le nostre aziende hanno per crescere ed espandersi”.
Intato però le "morti bianche" sul lavoro sono ormai una piaga che non accenna a trovare soluzione.

Ennesima tragedia proprio nel grossetano, dove l'operaio di 46 anni, Massimo Guidarini, è morto nella notte tra domenica e lunedì a causa di un incidente mentre da soli si sovrintendeva al ciclo completo di lavorazione. "E’ evidente che la sicurezza sui luoghi di lavoro si garantisce solo se tutti gl’interlocutori coinvolti svolgono il proprio compito con impegno. Le istituzioni che ne hanno il compito, svolgendo controlli efficaci. I datori di lavoro rispettando le normative di sicurezza.

I lavoratori attenendosi alle prescrizioni della 626 -commenta Luca Sani segretario provinciale Ds e responsabile regionale degli Enti Locali- Nel frattempo, purtroppo, non ci rimane che piangere un’altra morte bianca, e testimoniare la nostra vicinanza alla famiglia del defunto”.

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