Confcooperative e Banche di credito cooperativo: il 23 marzo incontro in Regione Toscana per presentare i dati del quinquennio 2001-2006 e tracciare prospettive di sviluppo

Redazione Nove da Firenze
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20 marzo 2007 23:17
Confcooperative e Banche di credito cooperativo: il 23 marzo incontro in Regione Toscana per presentare i dati del quinquennio 2001-2006 e tracciare prospettive di sviluppo

20 marzo 2007– La Confcooperative Toscana e la Federazione toscana delle BCC, visti gli eccellenti risultati conseguiti nei recenti anni in termini di contributo allo sviluppo dell’economia toscana – peraltro in controtendenza rispetto ad una crisi diffusa di molti settori industriali della nostra regione – hanno deciso di organizzare un incontro pubblico per promuovere una riflessione su un modello di sviluppo rivelatosi vincente sotto il profilo imprenditoriale e anche da un punto di vista sociale.

Il dato più rilevante riguarda l’occupazione, che fa registrare 20.438 addetti con un incremento del 15% negli ultimi cinque anni. L’appuntamento, intitolato “Un contributo allo sviluppo sostenibile della nostra Regione nel quinquennio 2001-2006”, avrà luogo venerdì 23 marzo, alle ore 9,30, presso la Regione Toscana, in Sala Foresteria, in via Cavour n. 18 a Firenze. Dopo il saluto del Presidente di Confcooperative Toscana Gianfranco Tilli, l’introduzione sarà affidata al Presidente della Federazione Toscana delle BCC Giorgio Clementi che avrà il compito di descrivere il percorso che ha permesso al mondo delle BCC e della cooperazione toscana di raggiungere traguardi importanti nel quinquennio appena concluso.

Toccherà poi al Direttore della Federazione toscana delle BCC Roberto Frosini e al Professore di Economia Luca Bagnoli scendere nel dettaglio dei numeri e presentare i dati. Le conclusioni dei lavori spetteranno all’Assessore regionale alle attività produttive Ambrogio Brenna.
“Riteniamo che questo nostro incontro sia molto importante” dicono Tilli e Clementi nel presentare l’appuntamento del 23 marzo “non solo per discutere sull’ottimo lavoro che, nel quinquennio passato, abbiamo svolto, ma anche per riflettere, da cooperatori, sulle prospettive economiche della Toscana, nel cui contesto la cooperazione si pone ormai come un possibile modello di sviluppo a cui ispirarsi”.

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