Via libera dalla Provincia al progetto di riqualificazione di San Salvi a Firenze
Appello del WWF contro speculazione edilizia in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 febbraio 2007 20:14
Via libera dalla Provincia al progetto di riqualificazione di San Salvi a Firenze<BR>Appello del WWF contro speculazione edilizia in Toscana

Il Consiglio provinciale ha approvato, con 18 voti a favore della maggioranza e 7 contrari dei gruppi della Casa delle Libertà e Rifondazione Comunista, la realizzazione di interventi per il recupero e la riqualificazione dell’area di San Salvi a Firenze. “Lo scopo del piano urbanistico esecutivo – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Luigi Nigi di fronte all’assemblea di Palazzo Medici Riccardi – è quello di rivitalizzare l’area di San Salvi basandosi sul presupposto di ricercare la massima omogeneità e il massimo equilibrio tra tessuto urbano e l’area in oggetto.

L’intera zona dove si esercitano attività sociosanitarie sarà utilizzato in parte per collocarvi le funzione dirigenziali e amministrative dell’azienda sanitaria, e in parte per residenza con piccole appendici destinate ad attività commerciali. Una parte delle volumetrie sarà utilizzata per realizzare residenze studentesche, la parte a nord dell’area conserverà l’attuale destinazione per attrezzature scolastiche. Così come la zona sud ovest in cui è collocata la scuola materna e elementare Andrea Del Sarto, la parte ad est conserverà la destinazione a verde pubblico e sportivo e per le attrezzature di quartiere.

Per attuare il piano urbanistico esecutivo è necessario riorganizzare il sistema della viabilità e dei parcheggi. Verranno realizzati tre accessi carrabili e numerosi accessi pedonali. Notevole importanza assume anche la previsione della realizzazione di una stazione metropolitana all’interno dell’attuale sede ferroviaria che perimetra il complesso a sud garantendo così all’area un rapporto di scambio con l’intero contesto della città”. Secco no da parte della Casa delle Libertà. Nascosti (AN) lo ha motivato col fatto che occorre, prima di proseguire con questi accordi di programma, ad una seria revisione del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale.

Per Targetti (PRC) “Il recupero di San Salvi è molto importante: “Perché riguarda una zona delicata, un polmone verde ed un luogo che, storicamente, svolgeva funzioni pubbliche. Una serie di osservazioni proposte sono state accolte. Il primo progetto era, infatti, non solo invasivo, ma tendeva a rompere l’unitarietà di utilizzo e di fruibilità di questo polmone verde e tendeva ad intaccare la totalità di funzioni pubbliche all’interno di quest’area. La residenza edilizia privata costerà molti soldi e sarà un grosso affare per chi costruisce queste abitazioni all’interno di un parco: questa logica non la accettiamo come non accettiamo la vendita dei gioielli di famiglia, che devono restare invece nel patrimonio pubblico”.
Un caso esemplare di pianificazione e valorizzazione del territorio, esperienza più unica che rara in un Paese dove la deregulation è considerata la normalità, che rischia di scomparire sotto la minaccia della speculazione edilizia.

E’ il comprensorio della Val Di Cornia, in difesa del quale Legambiente, Italia Nostra Toscana e WWF hanno lanciato un appello alle istituzioni locali, i comuni di Campiglia Marittima, Piombino, San Vincenzo, Sassetta e Suvereto, alla Provincia di Livorno, alla Regione Toscana, ai ministri dei Beni Culturali, Dell’Ambiente e della Ricerca Scientifica. Le associazioni ambientaliste chiedono che si vigili per impedire l’aggressione al patrimonio naturalistico e archeologico di quella zona e che i comuni tornino a seguire l’ispirazione virtuosa di quegli amministratori che negli anni 70 seppero progettare e porre sotto tutela, resistendo alle lusinghe degli speculatori, il territorio in modo eccellente.

Che a metà degli anni novanta, partendo proprio dalle scelte fatte con i piani urbanistici, dettero vita al Sistema dei parchi della Val Cornia. Questi stessi comuni oggi sono sotto accusa. In particolare il comune di Campiglia Marittima che sta facendo prevalere gli interessi della Cava di Calcare di Monte Calvi, che intende aumentare le estrazioni, sul Parco di San Silvestro che ha subito danneggiamenti e la chiusura di alcuni pregevoli siti archeologici. Ma anche Piombino, che dopo aver sconfitto il fenomeno dell’abusivismo edilizio e aver realizzato il parco naturalistico costiero della Sterpaia, meta nei mesi estivi di oltre mezzo milione di persone, ora spiazza tutti proponendo la costruzione di nuovi parcheggi (oltre i 5mila già esistenti) in un posto dove l’affluenza alle spiagge è già doppia rispetto a quella ritenuta ammissibile dalla Regione.

E infine San Vincenzo, dove negli anni novanta una grave scelta di urbanistica contrattata portò alla previsione di un grande albergo all’interno della tenuta agricola di Rimigliano e l’attuale amministrazione non sembra in gradi di rimettere in discussione quel progetto e si dimostra vittima delle pressioni degli immobiliaristi. Nei mesi scorsi sono stati molti gli inviti fatti ai Comuni che hanno promosso l’istituzione del Parco perché si impegnassero più concretamente nella tutela del territorio, ma senza ottenere risultati.

Un atteggiamento assurdo, soprattutto se si considera che hanno già sperimentato come quello dei parchi sia un fattore di competitività straordinario e non un vincolo alla crescita economica.

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