Codice degli appalti pubblici: convegno questa mattina a Pisa

Redazione Nove da Firenze
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09 febbraio 2007 19:29
Codice degli appalti pubblici: convegno questa mattina a Pisa

Firenze, 9/2/’07- “Le proposte Cna di modifica al nuovo Codice degli appalti pubblici raccolgono la volontà del Governo”. Con queste parole il Vice Ministro Infrastrutture, Angelo Capodicasa, ha iniziato il suo intervento al convegno “Nuovo Codice degli appalti pubblici. Le proposte di Cna Costruzioni” che si è tenuto questa mattina a Pisa.
Le proposte Cna di modifica alla normativa sugli appalti pubblici si possono riassumere nei seguenti punti essenziali: maggiore semplificazione e trasparenza; procedure chiare e semplificate; modifica della normativa relativa al subappalto e alla partecipazione alle gare dei consorzi stabili; definizione chiara dei criteri per l’offerta economicamente più vantaggiosa, privilegiando i parametri relativi al costo ed alla manodopera, e precisazione dei criteri di valutazione con particolare attenzione a sicurezza, sostenibilità e innovazione.

“Cna si batte- hanno detto i Presidenti Nazionale e Toscano di Cna Costruzioni, Giovanni Tonioni e Maurizio Mazzanti- perché la legislazione che riguarda il comparto dell’edilizia tenga conto della specificità della piccola e media impresa e chiede un quadro normativo certo, anche per quanto riguarda i rapporti tra competenze statali e regionali”. “Entro la prossima estate – ha detto ancora il Vice Ministro- speriamo di chiudere questa normativa per dare certezza al settore. C’è il rischio che il Codice finisca di risucchiare verso l’alto, cioè le grandi imprese, tutto il sistema di realizzazione delle opere pubbliche.

Dobbiamo quindi contemperare alcune normative, perché le imprese artigiane e le pmi possano avere accesso alle gare non solo formalmente, ma anche sostanzialmente”.
“Il disegno di legge della Regione Toscana sulla regolamentazione degli appalti pubblici –ha chiarito il Vice Presidente della Regione Toscana, Federico Gelli- non è sul tema della sicurezza, come rilanciano sempre le organizzazioni sindacali: è una normativa sugli appalti e i contratti per una migliore e diversa regolamentazione di questa materia, definita nel rispetto degli obiettivi del PRS (piano regionale di sviluppo) con l’obiettivo del rilancio dell’economia regionale e dello snellimento burocratico”.
L’On.

Ermete Realacci, Presidente VIII Commissione Ambiente Territorio Lavori Pubblici Camera Deputati, ha confermato che “è possibile inserire nel Codice delle norme che facilitino la partecipazione agli appalti pubblici delle imprese artigiane e delle pmi che sono essenziali per l’economia del nostro paese. Tre sono i punti chiave: offerta economicamente più vantaggiosa, limitazione dell’ avvalimento, i termini di pagamento da imprese appaltanti a subappaltatori”.
“Snellimento delle procedure – ha ribadito anche l’On Maurizio Enzo Lupi, componente della stessa Commissione camerale- certezza dei tempi, responsabilizzazione dei soggetti coinvolti, cioè pubblica amministrazione e imprese, sono i punti fondamentali”.
“Abbiamo affrontato –ha concluso il convegno Sergio Silvestrini, responsabile Dipartimento Economico Cna Nazionale- problemi concreti e abbiamo avuto risposte positive.

È questa una conferma che il mondo dell’artigianato e della pmi lavora per difendere interessi concreti di tutto il paese”.

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