7 obiettivi di Nicolais per l'e-Government

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 gennaio 2007 14:23
7 obiettivi di Nicolais per l'e-Government

Il Governo in questi ultimi mesi ha adottato diverse iniziative di riforma dell'amministrazione pubblica. In finanziaria sono stati presi importanti provvedimenti in favore dell'Open Source per la pa, ma i provvedimenti importanti non si fermano qui. Nel corso del seminario di Governo che si è tenuto nei giorni scorsi a Caserta il ministro Nicolais ha esaminato le linee di intervento che è necessario seguire per avere una pa di qualità. Modernizzare e riorganizzare le pubbliche amministrazioni non è possibile se non si attuano scelte di e-Gov di lungo periodo.

Proprio su questo punto Nicolais e il sottosegretario Magnolfi hanno più volte ribadito il loro impegno. Occorre, secondo il ministro, agire affinché la tecnologia riorganizzi i processi di back-office con procedimenti standardizzati che facilitino l'integrazione dei sistemi informativi. Per evolversi in questa direzione è necessario un cambiamento culturale per i dipendenti delle pa nel loro approccio all'e-Gov. Nicolais ha poi specificato come questa rivoluzione culturale verso l'informatica si dovrà attuare.

Durante la conferenza stampa che ha avuto luogo a Palazzo Vidoni qualche giorno fa sono state anche illustrate le linee strategiche del sistema nazionale di e-Gov ed i suoi obiettivi.
1-Migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione: I procedimenti amministrativi dovranno essere semplificati attuando il codice della PA digitale. La formazione continua del personale dovrà essere migliorata con le tecnologie di e-learning.
2-Realizzare l'interoperabilità e la piena cooperazione fra le amministrazioni: l'Ict della pa dovrà basarsi su un modello cooperativo che diventerà pienamente operativo consolidando il Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione, la gestione dei flussi documentali, i sistemi di autentificazione e la firma digitale.

Fondamentale sarà a questo proposito l'integrazione dei registri pubblici che permetterà una gestione integrata dei dati.
3-Migliorare la trsperenza della spesa pubblica: l'informatizzazione dei pagamenti permetterà un effettivo monitoraggio dei conti pubblici. A questo si aggiunge la trasparenza che i sistemi di e-procurement porteranno al momento dell'acquisto di beni e servizi.
4-Costruire la cittadinanza digitale: la partecipazione dei citttadini alla vita pubblica può essere realizzata con piattaforme di e-democracy che necessitano però di opportune infrastrutture, come la banda larga, per trovare piena applicazione.

Uno dei compiti principali consisterà quindi nel ridurre il digital divide. Le barriere non sono però solo infrastrutturali ma anche tecniche: l'accessibilità ai portali deve essere garantita anche ai diversamente abili.
5-Un approccio sistemico per l'efficacia e l'efficenza nella PA: ogni azione della pa deve essere monitorata in termini qualitativi e quantitativi. In questo modo sarà possibile valorizzare le esperienze migliori creando una rete di centri di competenza e ricerca che consentirà alle singole eccellenze di produrre un miglioramento generale della PA.
6-Favorire la competitività delle imprese e la crescita dell'industria del software: la pa può guidare l'innovazione tecnologica mediante la committenza di prodotti e servizi avanzati. Andranno sostenute iniziative di sviluppo del software Open Source che permetteranno il riutilizzo e la gestione collaborativa tra pa.
7-Rendere l'Italia protagonista del processo di innovazione amministrativa in Europa: il sistema di e-Gov nazionale deve essere sviluppato in linea con quello europeo attuando la strategia di Lisbona che condurrà ad una modernizzazione della pa e all’innovazione in settori strategici quali scuola, sanità, turismo, mobilità e identificazione elettronica.


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