Vivicittà Test Runners 2007: lo sport come farmaco salutare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2006 23:42
Vivicittà Test Runners 2007: lo sport come farmaco salutare

Sport e benessere: da sedentari a maratoneti in salute. E' questa la parola d'ordine del progetto "Vivicittà Test Runners 2007", promosso dalla Uisp di Firenze in collaborazione con l'Istituto di Medicina dello Sport di Firenze, l'Università degli Studi di Firenze e l'assessorato allo sport del Comune di Firenze, che coinvolgerà sei "aspiranti" sportivi in un percorso di preparazione psico-fisica monitorata nell'arco di 5 mesi, in vista della loro partecipazione alla Vivicittà Firenze Half Marathon del prossimo 15 aprile.

L'iniziativa è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dall'assessore allo sport Eugenio Giani, dal vicepresidente provinciale dell'Uisp Marco Ceccantini, dal direttore del Centro di medicina dello sport Sergio Califano, da Andrea Capalbo della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, e dai sei atleti/test runner Maurizio Abbati, Stefano Bagnoli e Giuseppe Calabrese (giornalisti), Donato Battista (tecnico), Linda Betti (studentessa universitaria), Caterina Crisafi (architetto).
"Questo progetto - ha sottolineato l'assessore Eugenio Giani - si inserisce in un settore in continua espansione.

Si calcola infatti che il 30% della popolazione italiana svolge un'attività sportiva o motoria. Da qui nasce l'esigenza di una corretta esecuzione della stessa e di un supporto qualificato e professionale. In questo modo gli atleti vengono stimolati a fare più sport e soprattutto a farlo meglio. Questa iniziativa, che è finalizzata alla corsa Vivicittà e al quasi contemporaneo Festival del Fitness, fa di Firenze la capitale dello sport salutistico".
“L’iniziativa – ha spiegato Marco Ceccantini della Uisp di Firenze – nasce dalla volontà di promuovere un’attività fisica consapevole e controllata, che aiuti a combattere la sedentarietà e la pratica sportiva senza controllo, perché entrambe rischiano di essere dannosa.

Come Uisp siamo convinti che dovrebbe essere lo stesso Servizio sanitario a promuovere uno screening medico-sportivo istituzionale, in modo da monitorare tutti i cittadini sin da bambini”.
“Uno dei presupposti del progetto – ha ricordato Sergio Califano, direttore dell’Istituto di Medicina dello Sport – è quello di dimostrare che i benefici legati all’attività fisica controllata e adeguata al soggetto si ritrovano sia come prevenzione per l’insorgere di determinate malattie, che come terapia vera e propria per alcune patologie, come ipertensione e diabete, portando una riduzione dell’uso di farmaci”.
“Sta crescendo – ha ricordato Andrea Capalbo, della Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze – l’attenzione verso la pratica sportiva come elemento di prevenzione primaria, capace di ridurre l’insorgenza di alcune patologie, come i rischi cardio-vascolari, che si riducono in soggetti attivi del 30-40%.

Il progetto ci permetterà di effettuare una serie di test e valutazioni di verifica per valutare il miglioramento delle condizioni dei test runners”.

I BENEFICI DELLO SPORT
Il progetto parte dalla consapevolezza dell'importanza che l'attività motoria ha nella vita quotidiana di ognuno di noi e si pone l'obiettivo di verificare e trasmettere quali possono essere i benefici di una pratica sportiva costante e controllata sulle condizioni fisiche e sulle capacità generali della persona, oltre che sul miglioramento delle prestazioni atletiche.

In pratica, lo sport fa bene se fatto bene: è questo il semplice assunto che anima l'iniziativa. Per questo sono state scelte sei persone normali, con differenti gradi di preparazione fisica e diverse esperienze sportive nei loro trascorsi, amatori e non agonisti, proprio per dimostrare l'importanza che lo sport può avere nel miglioramento del benessere psico-fisico di ognuno di noi. Il progetto si pone infatti l'obiettivo di dimostrare che lo sport, oltre a essere un importante strumento di prevenzione contro alcune malattie, contro l'obesità e l'invecchiamento precoce, può diventare anche una cura per alcune patologie, capace di sostituire l'uso di farmaci o comunque di ritardarlo.

Come un farmaco, però, deve essere prescritto in dosi adeguate e personalizzate al paziente-atleta.
Non una prerogativa esclusiva di chi fa sport ad alto livello, quindi, ma una possibilità aperta a tutti, sedentari compresi, a patto che l'attività fisica sia legata a controlli accurati e alle caratteristiche peculiari della persona, sia nella scelta dello sport da praticare che nel percorso di preparazione da seguire.

GLI STEP DEL PROGETTO
I primi passi del progetto sono stati effettuati all'Istituto di Medicina dello Sport di Firenze che, in collaborazione con l'Università degli Studi, ha svolto sui 6 test runners le visite di idoneità all'attività agonistica specifica, l'analisi posturale completa di analisi dell'equilibrio con pedana stabilometrica, la determinazione del massimo consumo di ossigeno con metodica diretta, la determinazione della soglia anaerobica cardiaca su tappeto ergometrico, gli esami ematologici e la consulenza dietologica.

Visite che hanno consentito di stabilire un primo quadro dei 6 aspiranti atleti, fissando i parametri fisici di ognuno di loro all'inizio del progetto, e di determinare le tabelle di preparazione personalizzate in vista dell'obiettivo della partecipazione alla mezza maratona internazionale di Firenze sui 21 chilometri. I soggetti avranno un tutor di riferimento per l'attuazione del programma e ripeteranno le visite a metà della preparazione e poco prima dell'evento, per verificare i progressi ottenuti, confrontando i parametri con quelli precedenti, e per eventuali aggiustamenti nella preparazione.

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