Banca Monte dei Paschi si rafforza all'estero: nuove aperture a New Delhi e Shanghai

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2006 15:02
Banca Monte dei Paschi si rafforza all'estero: nuove aperture a New Delhi e Shanghai

SIENA, 12 dicembre 2006 – Banca Monte dei paschi di Siena riorganizza la sua presenza all’estero puntando soprattutto sui mercati emergenti. Il consiglio di amministrazione, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2006-2009, ha approvato il piano di un nuovo e più funzionale assetto sui mercati internazionali.

La strategia, che porterà anche ad un aumento degli attuali presidi (da 21 a 23), prevede la creazione di quattro macro aree territoriali (America, Europa Centro Orientale, Estremo Oriente, Nord Africa e Medio Oriente), facenti capo ad altrettanti “hub” di coordinamento (New York, Francoforte, Hong Kong, Il Cairo) con responsabilità di supporto degli uffici di rappresentanza o degli italian desk dislocati nell’area, nonché di monitoraggio e sviluppo delle opportunità commerciali nei paesi del territorio che non hanno un presidio diretto.

Verranno inoltre incrementate le presenze leggere (uffici di rappresentanza e italian desk) nelle zone emergenti, con particolare attenzione alle aree che presentano maggiori margini di crescita, come l’India (dove verrà aperto un secondo ufficio di rappresentanza a New Delhi) e la Cina (filiali di Hong Kong e Shanghai), nonché l’insediamento in aree geografiche ad oggi non presidiate (paesi del Golfo e America Latina). Sono quindi previsti accordi di collaborazione o partnership con importanti operatori internazionali o locali per ottimizzare la capacità di offerta sui diversi mercati.



Le linee guida essenziali della strategia riguardano:
la concentrazione sulla clientela PMI, segmento di clientela corporate “core” per il Gruppo.
L’ottimizzazione della strategia commerciale in risposta a tutte le esigenze della clientela di riferimento con focalizzazione crescente su prodotti finanziari più complessi e a copertura di aree con rischio Paese più elevato.
Il conseguimento di un assetto della filiera estera maggiormente funzionale alla strategia del business ITF, attraverso la razionalizzazione di tutte le sue componenti domestiche, estere e di struttura centrale.
Verranno adottati presidi con forte valenza commerciale attraverso l’apertura o il rafforzamento di uffici nelle economie mature e nelle aree geografiche di consolidata presenza, ad esempio nelle piazze attualmente presidiate dalle banche estere (Francia e Belgio) o dove al momento operano filiali come a Francoforte, Londra e New York.



Per quanto riguarda l’ottimizzazione delle strutture di Rete domestica, in base al Piano industriale di Gruppo, è prevista l’implementazione di un modello di servizio comune per le tre banche reti. Saranno inoltre potenziati i ruoli dei gestori PMI supportati da team di specialisti dei mercati esteri dislocati sul territorio.

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