Premio Vespucci: l'alta partecipazione al Premio dimostra che le piccole imprese vogliono crescere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2006 22:35
Premio Vespucci: l'alta partecipazione al Premio dimostra che le piccole imprese vogliono crescere

Firenze – Una vera e propria festa dell’innovazione ha caratterizzato stamani alla Fortezza da Basso di Firenze la consegna dei Premi Vespucci, il riconoscimento alle migliore idee innovative delle imprese e dei laboratori di ricerca toscani, giunto alla terza edizione. La cerimonia, che ha visto protagonisti quindici dei 201 progetti inviati alla giuria del concorso, fra i quali sono stati scelti i vincitori delle cinque categorie selezionate quest’anno, è stata aperta da un intervento del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, che ha messo in evidenza la necessità “di cambiare velocità e la rapidità delle decisioni” per far fronte alla sempre più difficile competizione sui mercati globali.

Firenze è stata per tre secoli la numero uno al mondo proprio perché i fiorentini avevano capito prima degli altri “cosa fosse la competizione e come si debba ogni giorno studiare cosa portare al mercato per poter essere migliori degli altri”, ha sottolineato il presidente. Tuttavia ci sono tre grossi “buchi” da riempire per poter cambiare marcia, ha aggiunto: “Non abbiamo raggiunto i livelli adeguati sul piano dell’alfabetizzazione informatica; resta debole e scarsa la quantità degli iscritti alle facoltà scientifiche per cui ogni anno sono solo mille gli studenti che si laureano in settori che hanno un alto valore strategico per le imprese e lo sviluppo tecnologico; pesa infine la dimensione ridotta delle imprese che non sono nella condizione di fare investimenti legati all’innovazione”.

Da questo punto di vista il sorprendente alto livello di partecipazione al Premio Vespucci dimostra che le piccole imprese vogliono crescere su tutti i mercati, e dunque siamo sulla strada giusta, mentre sugli altri due svantaggi competitivi, la carente formazione scientifica e il deficit di cultura d’impresa, il Consiglio ha già avviato una nuova iniziativa: “Porteremo nelle scuole le letture di impresa, cioè storie concrete di come le imprese nascono, crescono e si muovono sui mercati, come cambiano e si rinnovano”, ha concluso Nencini.



Il Premio Vespucci è nato per iniziativa del Consiglio regionale, della Confindustria Toscana, della Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro e Firenze Tecnologia, con la collaborazione di Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Banca Cr Firenze. Fra i riconoscimenti ve ne è uno speciale del Consiglio, “Officina del sapere”, che è stato consegnato da Vittorio Bugli, presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale, al progetto Smart-test, un nuovo metodo di sperimentazione in vitro dei farmaci che riduce l’uso di animali, presentato da Giovanna Corti e realizzato nel laboratorio di Tecnica farmaceutica presso il Dipartimento di Scienze farmaceutiche dell’Università di Firenze.

Il Premio Vespucci per i brevetti è stato vinto da uno strumento innovativo per la diagnostica dello stato di degrado degli affreschi (Roberto Olmi dell’Istituto di Fisica applicata del Cnr); quelli per i progetti a un Centro residenziale ad alta efficienza energetica (Costruzioni Margheri, Spa, Firenze); quello per il rapporto Ricerca – Impresa a un impianto per migliorare la qualità dell’olio d’oliva nei processi di lavorazione (Officine meccaniche Toscane, Spa, Bagno a Ripoli, Firenze); quello per il marketing a un nuovo software per misurare la soddisfazione dei consumatori (Fabrizio Sebastiani, Istituto di Scienza e tecnologie dell’informazione, Cnr, Pisa); e quello per il design a un progetto per i servizi igienici adatti anche ai disabili dei futuri supermoderni treni europei (Lineaguida, srl, Firenze).

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