Piano Integrato di Salute: un incontro su disabilità e qualità della vita

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 novembre 2006 12:43
Piano Integrato di Salute: un incontro su disabilità e qualità della vita

Continua il programma di incontri promosso dalla Società della Salute Zona Fiorentina Sud Est per presentare i risultati e i progetti del primo anno e mezzo di attività. Dopo l’appuntamento di oggi a Bagno a Ripoli sul Progetto Anziani Fragili, venerdì 24 novembre presso il Palazzo Pretorio di Figline Valdarno, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, rappresentanti della Società della Salute, Amministratori dei 13 Comuni membri del Consorzio, tecnici della ASL e numerosi rappresentanti del mondo dell’associazionismo e del Terzo Settore, illustreranno e dibatteranno su quanto è stato fatto e su quali interventi debbono ancora essere attuati sul tema della Disabilità e qualità della vita (cfr.

programma allegato). Una giornata di confronto e di studio in merito a uno degli obiettivi prioritari del Piano Integrato di Salute: dare risposte calzanti e qualificate ai bisogni del disabile e della rispettiva famiglia all’indomani della fine del percorso scolastico, così da garantire un concreto inserimento nel contesto sociale.
“Il processo di integrazione ormai ampiamente condiviso in ambiente scolastico,- “ spiega Luciano Bartolini, Presidente della Società della Salute –“ trova maggiori difficoltà nel momento in cui il disabile diventa adulto o si trova in età post scolare.

Ciò fa si che il portatore di handicap, al termine dell’esperienza scolastica, venga spesso a trovarsi in una realtà in cui stenta ad inserirsi, non solo per i limiti personali ma, soprattutto, per inadeguatezza dei servizi, difficoltà nel trovare lavoro, carenza di opportunità nel contesto sociale e una significativa riduzione di relazioni positive con i coetanei.
Molte delle risorse degli Enti Locali vengono investite per garantire l’integrazione scolare. Dobbiamo sforzarci, grazie al prezioso e formante contributo delle associazioni, del Terzo Settore, delle famiglie, di incrementare servizi ed interventi che vadano oltre l’ obbligo scolastico e che facilitino il disabile per l’inserimento nel mondo del lavoro, nella fruizione del tempo libero e nella vita relazionale, e che lo sostengano all’indomani della scomparsa dei propri cari.

Va in questa direzione, coerentemente con le indicazioni date dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Toscana, la volontà di trasferire anche nella nostra area l’esperienza della Fondazione Handicap “Dopo di noi” di Roma, iniziativa pilota che cerca di garantire un futuro sereno al soggetto disabile.”

“In questo incontro – spiega il Sindaco di Pontassieve, Marco Mairaghi - intendiamo porre delle serie basi di lavoro per creare – sulla scia degli ottimi risultati della fondazione handicap “Dopo di noi” di Roma – una fondazione partecipativa che abbia come finalità la volontà di rispondere in maniera pratica alla domanda che molte famiglie si pongono per il futuro dei loro figli quando questi inevitabilmente rimarranno soli.

La fondazione dovrebbe intervenire da intermediario che prepari il ragazzo portatore di handicap a vivere in autonomia, ma allo stesso tempo offra l’opportunità di continuare a fornire situazioni e luoghi di socializzazioni protetti di tipo diurno”

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