Programma 20.000 abitazioni a Firenze: a che prezzo?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2006 16:22
Programma 20.000 abitazioni a Firenze: a che prezzo?

A Firenze è in corso di attuazione, sulla base di un decreto ministeriale del dicembre 2001, il cosiddetto "Programma 20.000 abitazioni in affitto". In seguito a un bando pubblico, alcuni operatori privati hanno presentato delle proposte, tra le quali il Comune ne ha accettate nove, per la realizzazione di circa 368 appartamenti in affitto ridotto e 292 in vendita.
Le aree urbane su cui costruire gli alloggi sono state individuate dagli stessi operatori mentre l'Amministrazione Comunale, accettando le proposte, si impegnava a modificare le destinazioni delle aree individuate.


In seguito a questa scelta degli amministratori, numerose aree di grande pregio ambientale, inserite nel Parco storico della collina e dell'Arno, numerose aree agricole ancora utilizzate, aree destinate a servizi pubblici di quartiere e a carattere generale, un'area artigianale occupata dal Centro sociale autogestito Ex Emerson, con il pretesto della locazione agevolata, sono state dichiarate EDIFICABILI.
E' stato usato lo strumento delle Varianti al PRG, che di fatto vanificano i timidi tentativi di pianificazione del territorio.

Ricordiamo che la Legge urbanistica regionale dispone che "nuovi impegni di suolo a fini insediativi e infrastrutturali sono consentiti esclusivamente qualora non sussistano alternative di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti". In questo caso si attua un ingiustficato consumo di suolo, distruzione di qualità ambientali, sovraccarico demografico e funzionale in aree già sature. La soppressione delle aree destinate a servizi pubblici è inoltre in palese contrasto con il D.M.

1444/68, che stabilisce per i Comuni le superfici minime da destinare a tali servizi. A Firenze la dotazione di aree del PRG con destinazione a servizi era abbondantemente sottodimensionata già prima di queste varianti, ora il deficit di servizi e aree verdi è ancor più evidente.

"Sottolineiamo che il 45% del costo complessivo delle costruzioni è finanziato dallo Stato e dalla Regione, mentre tutti e 9 i progetti godono di oneri di urbanizzazione primaria e secondaria ridotti del 40% -spiegano dai Comitati dei cittadini di Firenze- il residuo 60%, se non impegnato per la realizzazione delle opere di urbanizzazione da parte dell'operatore stesso, verrà dilazionato in 5 anni secondo modalità e tempi concordati con il Comune.

Il contributo sul costo di costruzione non è dovuto. L'imposta ICI sarà rimborsata all'operatore nella misura del 40% per un periodo di 10 anni. Fra le 9 aree una è solo per case in vendita (via de Pinedo) in quanto la quota in affitto è stata trasferita in un'area meno remunerativa. Gli affitti saranno del 25% inferiori a quelli concordati (che a Firenze variano fra un minimo di 2 a un massimo di 11,36 €/mq.) ma i promotori immobiliari hanno ottenuto che la fascia contrattata sia quella massima prevista.

Inoltre l'accordo vigente del 2004 deve essere rivisto ogni 3 anni e il rischio è che gli affitti lievitino tanto da annullare la riduzione del 25%. Per accedere al bando gli inquilini devono avere un reddito compreso fra i 13.000 (pari a 18.000 euro lordi) e i 38.734. Questo vincolo è finalizzato ad assicurare ai proprietari il pagamento degli affitti, ma chi ha il reddito minimo richiesto farà fatica a pagarlo".

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