Partecipazione e governo locale, i soggetti, le regole, gli strumenti: seminario oggi alle ore 17.00 presso l’Educatorio del Fuligno in via Faenza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2006 15:28
Partecipazione e governo locale, i soggetti, le regole, gli strumenti: seminario oggi alle ore 17.00 presso l’Educatorio del Fuligno in via Faenza

Dopo quasi due anni di attività è il momento di un primo bilancio e per promuovere nuove politiche. E' quanto si appresta a fare la prossima settimana il Comune di Firenze sulle politiche della partecipazione dei cittadini alla vita della città. Le esperienze realizzate in vari settori - dal governo del territorio alla cultura, ai servizi socio-sanitrari - hanno fatto emergere l'esigenza di definire strumenti di partecipazione permanenti, strutturati e normati. Per passare da un insieme di singole azioni ad un approccio sistematico con norme certe, codificate e trasparenti.

Di questo e altro si discuterà oggi a partire dalle 17 all'Educatorio del Fuligno, in via Faenza 48, dove si terrà l'incontro "Partecipazione e governo locale. I soggetti, le regole, gli strumenti" a cui interverranno, oltre all'assessore alla partecipazione democratica e rapporti con i quartieri Cristina Bevilacqua, l'assessore regionale alle riforme istituzionali Agostino Fragai, l'assessore alle politiche della pianificazione del Comune di Roma Roberto Morassut. Insieme a loro tre prestigiosi relatori per approfondire un tema tanto importante quanto innovativo: Umberto Allegretti dell'università di Firenze, Alessandro Balducci del politecnico di Milano, Carlo Donolo dell'università di Roma.

Al centro del dibattito la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte per il futuro della città. "Vogliamo definire un regolamento comunale che disciplini in modo organico la partecipazione dei cittadini alla vita comunitaria. Lo faremo con un percorso partecipato inclusivo e aperto per il quale è importante l'impegno dei soggetti del territorio - ha spiegato l'assessore alla partecipazione Cristina Bevilacqua -. Lavoreremo in stretto rapporto con la Regione Toscana che sta definendo una legge regionale per la partecipazione, affinché vi sia piena sintonia fra la disciplina predisposta dai due livelli istituzionali".

Un percorso che vedrà il coinvolgimento del Consiglio Comunale, dei Quartieri e degli altri assessorati e sarà avviato con una comunicazione da parte dell'assessore Cristina Bevilacqua al Consiglio comunale che indicherà modalità e regole da seguire. E' poi prevista la costituzione di un comitato scientifico che con le proprie indicazioni supporti l'amministrazione comunale nelle definizione del regolamento per la partecipazione e lo sviluppo di una fase di coinvolgimento ampio e approfondito del tessuto civile, culturale, economico e sociale del territorio.

Saranno attivati anche strumenti telematici per dare a tutti la possibilità di conoscere lo stato di avanzamento dei lavori e per contribuire con proposte e osservazioni. "Vogliamo consolidare il coinvolgimento della città nell'attività del Comune, rafforzando il protagonismo diretto della comunità locale, nella consapevolezza che un governo partecipato, nel rispetto delle competenze proprie degli organi istituzionali, garantisce una coesione sociale più evoluta, una governance più efficace e uno sviluppo più avanzato - ha aggiunto l'assessore Cristina Bevilacqua".

Il Comune di Firenze apre una nuova fase per definire un quadro complessivo di regole da inserire all'interno dell'ordinamento comunale. Ovviamente non si tratta di sostituire o di ridurre il ruolo degli istituti della democrazia rappresentativa, degli organi di governo e della struttura amministrativa: si tratta invece di affiancarli secondo una combinazione equilibrata e virtuosa. Le innovazioni saranno collegate con gli organismi consultivi, con gli istituti del decentramento e con le procedure di concertazione esistenti.

Alla fine del percorso partecipato ci sarà una nuova comunicazione in Consiglio comunale da parte dell'assessore alla partecipazione che descriverà il percorso fatto e gli esiti raggiunti. Il percorso di partecipazione, che scommette sulla consapevolezza e sulla maturità dei fiorentini, intende condividere con la città le linee guida e i principi generali del regolamento. L'Assessorato alla partecipazione democratica del Comune di Firenze è stato istituito per promuovere il coinvolgimento diretto dei cittadini alla vita pubblica della città.

E' una scelta importante che pone l'amministrazione comunale del capoluogo toscano all'avanguardia in uno dei nuovi temi più significativi della vita istituzionale. Le attività per incentivare la partecipazione dei cittadini svolte finora hanno riguardato: il processo di partecipazione sul programma di mandato del Sindaco, i Laboratori di progettazione partecipata per piazza Ghiberti e il Rione S. Ambrogio e di altre 3 piazze della città (Piazza del Sodo, Istria e Varlungo), il Forum per il Piano Strutturale, la costituzione degli organismi partecipativi della Società della Salute (Consulta e Comitato), il percorso di partecipazione sul futuro della cultura nel territorio fiorentino e l'apertura dello sportello Eco-equo.



«Il Comune di Firenze si appresta a fare un primo bilancio di due anni di sedicente partecipazione, esibendo come risultati i vari percorsi partecipativi che hanno avuto luogo in città -interviene Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo- Ora pare scoccata l'ora della legiferazione, l'ansia di normare, Regione e Comune si rincorrono nel nome della partecipazione, nell'apparente volontà di " definire strumenti di partecipazione permanenti, strutturati e normati. Per passare da un insieme di singole azioni ad un approccio sistematico con norme certe, codificate e trasparenti".

Qualunque esperto potrà confermare che l'esito di un percorso partecipativo si valuta, soprattutto, in base alla percezione dei partecipanti di quanto sia stato accolto e messo in pratica di quello che è emerso nel corso dell'esperienza; insomma perchè la partecipazione non sia pura retorica, la condizione fondamentale è la dimostrazione della volontà politica di tenere conto di proposte, richieste pareri, saperi e conoscenze espressi. L'assessora Bevilacqua dovrebbe sentire il dovere, prima di intraprendere un' ulteriore iniziativa, di far pubblicare sul sito dell'assessorato anche i dati di quanto, nel contenuto dei vari percorsi, ha poi trovato esito concreto negli atti dell'amministrazione.

In mancanza di tali riscontri, questa diventa un'ennesima iniziativa tesa a pubblicizzare "Firenze, città della partecipazione". Come si può ragionevolmente pensare che chi ha dato credito ai primi percorsi aperti in città, dopo aver visto regolarmente ignorati gli esiti di mesi di discussione comune, possa avere la volontà di impiegare il proprio tempo a contribuire a "normare" queste esperienze? Come si può pensare che un Sindaco che regolarmente disattende i lavori del Consiglio Comunale (organismo normato, con normatissime regole di rapporto tra istituzioni), abbia la sensibilità e la volontà politica di tenere conto degli esiti di percorsi per loro natura più "informali"? Riteniamo che nelle attuali condizioni politiche questa "partecipazione" soltanto nominale sia non solo inutile, ma dannosa, costituendo un'ennesima occasione di frustrazione e demotivazione di quanti vorrebbero dare un contributo alla costruzione di politiche meno disastrose.

Ora l'assessorato alla partecipazione è intenzionato a promuovere nuovi percorsi di partecipazione per il piano strutturale, per il piano del traffico, per i cantieri della tramvia, e abbiamo presentato un'interpellanza in Consiglio Comunale per essere partecipi di questi nuovi programmi e iniziative».

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