Aerelba in mano pubblica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 luglio 2006 19:27
Aerelba in mano pubblica

Garantire una governance della società che risponda prontamente alla mission di servizio pubblico e di volano per l’economia turistica e commerciale dell’Isola, concordandone le caratteristiche con il Consiglio Regionale. È questo, in sintesi, l’impegno che oggi l’assemblea legislativa di Palazzo Panciatichi ha affidato alla Giunta toscana a margine dell’approvazione della proposta di legge che autorizza la Regione a comprare il pacchetto azionario di maggioranza della società Aerelba.

Un impegno contenuto in un ordine del giorno collegato al provvedimento legislativo presentato dalla Margherita, primo firmatario il consigliere regionale eletto nella circoscrizione provinciale di Livorno Pier Paolo Tognocchi, ed approvato dall’aula.
“Con quest’iniziativa – spiega lo stesso Tognocchi – abbiamo voluto porre alcuni primi indirizzi alla gestione pubblica della società proprietaria dello scalo elbano, una gestione da noi caldeggiata da tempo in ragione della necessità di dare precise garanzie sulla funzionalità di un’infrastruttura essenziale per il territorio, sia per l’ulteriore sviluppo della vocazione turistica, sia come strumento di servizio pubblico per le esigenze di mobilità e di collegamento con la terraferma”.


Fu proprio la Margherita a sollecitare un intervento della Regione a salvaguardia dello sviluppo come aeroporto dello scalo elbano, con un’interrogazione dell’ottobre scorso in cui si chiedevano informazioni circa la cessione del controllo dell’Aerelba da parte della società gestrice del Galileo Galilei di Pisa. Un’operazione che sembrava destinata a portare in mani private la struttura di Marina di Campo, senza esplicite garanzie circa il mantenimento del tempo dell’area a sede di stazione aeroportuale.
“L’iniziativa regionale offre questa garanzia – conclude Tognocchi - ma all’acquisto della maggioranza di capitale occorre far seguire la definizione di una governance che coinvolga gli enti locali in un progetto di sviluppo dello scalo nell’interesse dell’Elba e della sua comunità”.

In evidenza