Pirateria informatica, la Regione si difende da virus e hacker

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2006 09:41
Pirateria informatica, la Regione si difende da virus e hacker

Attacchi ai sistemi informativi che negli ultimi anni sono cresciuti del 50 per cento all'anno, passando dai 52 mila del 2001 ai 140 mila del 2003; danni economici sempre più pesanti, considerando che anche un'aggressione al sistema di un Comune di 50 mila abitanti può costare fino a 30 mila euro al giorno; il rischio di una vera e propria 'pandemia” da hacker e virus che può travolgere la pubblica amministrazione italiana proprio nella fase in cui crescono e diventano sempre più importanti i servizi on line per cittadini e per imprese.

E’ questo l’allarme che, lanciato nei giorni scorsi dal Cnipa (il Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione), non coglie tuttavia impreparata la Regione Toscana. Contro la pirateria informatica, infatti, è stato già attivato un ampio ventaglio di misure: e se per la sicurezza e la protezione dei dati e dei sistemi il governo regionale ha già speso circa 772 mila euro a partire dal 2003, altri 845 mila euro sono stati messi in conto per ulteriori interventi, per una spesa complessiva di oltre un milione e 600 mila euro nell’ambito dei piani regionali per lo sviluppo della società dell’informazione.


E’ quanto rende noto il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli, che ha la delega ai sistemi informativi e alla amministrazione elettronica, illustrando le linee su cui intende muoversi il governo regionale.
“E’ un impegno senz’altro oneroso - spiega Gelli – ma che più che come un costo va inteso come un investimento in sicurezza. Se oggi si lancia un allarme sulla possibile tenuta della pubblica amministrazione a fronte degli attacchi informatici è perché in Italia si scontano forti ritardi nell’adozione di strumenti di sicurezza.

Ed è grave perché questo avviene proprio quando ogni giorno crescono i progetti di e-government e i contatti tra uffici pubblici, cittadini, imprese. Credo che in questo senso l’impegno della Regione Toscana sia esemplare anche perché l’impegno tecnico ed economico non è svolto solo a suo vantaggio, ma a beneficio di tutti i soggetti che fanno parte della Rete telematica toscana”.
In questo modo enti locali, aziende sanitarie, università, uffici delle amministrazioni statali in Toscana, aziende di promozione turistica e gli altri soggetti della Rete hanno a disposizione, presso il Tuscany Internet eXchange (Tix), una infrastruttura per la sicurezza che garantisce lo scambio sicuro di informazioni tra le pubbliche amministrazioni.

Così pure possono accedere ai servizi di sicurezza basati sui certificati digitali, primo tra tutti le caselle di posta elettronica certificata. “Il prossimo passaggio, poi, sarà ancora più rilevante – aggiunge Gelli – E’ infatti in fase di attivazione l’infrastruttura che consentirà ai cittadini e alle imprese l’accesso sicuro e autenticato ai servizi della comunità della Rete”. Tra gli interventi realizzati, di particolare importanza sono quelli che riguardano l’adozione di tecniche di cifratura o di separazione dei dati sensibili dai dati identificativi, un intervento che, con un investimento di 200 mila euro è stato già realizzato in ambito sanitario per mettere al sicuro i dati in grado di rivelare lo stato di salute dei cittadini.

Altri 350 mila euro sono stati investiti in sistemi di trasmissione sicura tramite criptografia dei dati. Diversi interventi hanno riguardato l’adozione di sistemi di autentificazione con certificati digitali e l’aggiornamento degli antivirus. Complessivamente i sistemi della Regione Toscana respingono in media oltre 1000 attacchi informatici e oltre 7000 mail con virus al mese, evitando che questi provochino disservizi o danni all'amministrazione.

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