The Office è tornato al Jack and Joe Theatre, lo spettacolo di e con Alexey Merkushev e Adriano Milani, in arte Jack e Joe. The Office mostra come si può vivere una vita in un metro quadrato di spazio, ben organizzato e con ogni genere di conforto e certezze, pronte per qualsiasi evenienza. Nell’angusto spazio sono soli, possono uscire e rientrare liberamente e questo permette alla loro anima di andare dove vuole ed essere ciò che vuole. Jack e Joe stanno fianco a fianco ma non troppo vicini, si confrontano e si contrappongono alternandosi nelle parti, direttore segretario, segretario direttore.
Protagonista e antagonista, apparentemente molto diversi l’uno dall’altro, vivono entrambi una esistenza scandita da gestualità quotidiane e ripetute nel tempo, con o senza ritmo, nel loro spazio limitato e accessoriato. Jack e Joe si fronteggiano e diventano complici, la loro complicità non è data dalla semplice condivisione di una condizione esistenziale ma nel concedere l’uno all’altro i propri aspetti peggiori e, a volte, qualcuno dei migliori. Nulla è indispensabile, se non darsi la possibilità e la libertà di poter essere tutto ciò che vorremmo essere, scambiarsi i ruoli e scambiarsi le confidenze più intime, senza paura, non c’è nulla da perdere a mostrarsi come si è.
A volte il nostro confinante può, inaspettatamente, cambiare aspetto, può essere arrogante, seduttivo, bonaccione o cattivo. E’ permesso mostrarsi sotto qualsiasi veste e scambiarsi virtualmente tutto ma c’è un limite: vietato oltrepassare la protezione ultima, vietato toccarsi, quella è un’intromissione insostenibile. Necessario è capirsi, dopo di che il nostro antagonista cesserà di essere qualcosa di molto diverso da noi, fino ad assomigliarci. Inoltre può succedere di accorgersi di essere parte della stessa cosa.
Lo spettacolo ha avuto successo in Italia, Svizzera, Germania ed ha vinto il 20th World Performing Arts Festival 2007 di Latore, prosegue la sua tourneè in Russia, Danimarca e Svezia.
Cristina Conticelli
