Pasticceri: positive le vendite di pandoro e panettone

Redazione Nove da Firenze
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05 gennaio 2006 19:55
Pasticceri: positive le vendite di pandoro e panettone

PRATO – Sarà stato il timore delle recenti truffe alimentari, che ha fatto scattare un campanello d’allarme nei consumatori. Oppure, sarà stato il gusto di riscoprire i sapori autentici, sapientemente racchiusi nelle ricette della tradizione.

Il fatto è che, quest’anno, sotto le festività natalizie, i panettoni e i pandori artigianali sono andati letteralmente a ruba: la tendenza è stata rilevata dal Consorzio pasticceri pratesi di Confartigianato, che nelle ultime settimane ha stimato un aumento del 30% sulla vendita delle leccornie natalizie per eccellenza, rispetto alle cifre registrate nello stesso periodo dello scorso anno.



“I nostri laboratori - fa sapere il presidente del Consorzio, Massimo Peruzzi - sono in costante attività per soddisfare tutte le richieste della clientela. Probabilmente le ultime vicende di cronaca hanno favorito la pasticceria artigianale e le vendite di questi giorni. Nei dolci artigianali, infatti, a differenza di quelli commercializzati sugli scaffali dei supermercati, si parte sempre da uova, farina, burro e zucchero, tutti ingredienti freschi che garantiscono il cliente circa l’effettiva sicurezza del prodotto”.

Ma c’è un altro indicatore, secondo Peruzzi, di cui bisogna tener conto nel bilancio delle percentuali di vendita.

“La verità è che, complice la crisi dei consumi e dell’economia locale, i pratesi hanno preferito trascorrere le festività a casa propria, evitando il tradizionale cenone al ristorante e moltiplicando così le quantità di panettone e pandoro acquistati per le proprie esigenze”, fa notare il presidente del Consorzio.

E così non solo in questi giorni di festa, le tavole dei pratesi si sono rivelate più “artigianali”, anche più “federaliste”, vista la notevole crescita di consumi dei dolci tipici locali.

“Positivo anche il bilancio delle vendite di cantuccini e mantovane di Prato – torna a dire Peruzzi - ma anche la torta del Consorzio, prodotta con ingredienti genuini come olio d’oliva e vinsanto, ha avuto un buon riscontro”.

E tornando a parlare di sicurezza degli alimenti, c’è da dire che il marchio del Consorzio pasticceri rappresenta veramente una garanzia: la società nata nel 1985 e attualmente raggruppante undici pasticcerie (Biscottificio Bellini, pasticceria Peruzzi, pasticceria Betti, pasticceria Maurizio, pasticceria Gori & Colzi, Filippo & Giancarlo, pasticceria Ciolini, pasticceria Tazza d’Oro, Chocolat, pasticceria caffè Nuovo Mondo, pasticceria bar Luca), è stata la prima in Italia a dotarsi di un suo regolamento produttivo interno per mantenere inalterata nel tempo la tradizione pasticcera artigiana, grazie anche a precise analisi chimiche di verifica e a specifici controlli igienici eseguiti sui suoi prodotti.

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