Degrado in San Lorenzo: un residente su tre ha paura ad uscire la sera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2005 17:16
Degrado in San Lorenzo: un residente su tre ha paura ad uscire la sera

Oltre il 70% degli abitanti della zona circostante il Mercato Centrale e Piazza San Lorenzo considera eccessiva la presenza di immigrati extracomunitari nella zona, il 47% dei cittadini ritiene che gli immigrati abbiano poco rispetto delle leggi del nostro paese, il 44% delle persone che vivono a San Lorenzo pensa che la presenza dei venditori abusivi abbia travalicato la soglia di sopportabilità, e più di un residente su tre dichiara si sentirsi poco o per niente sicuro ad attraversare di notte, a piedi, la sua zona.


Sono alcuni dei dati che emergono dall’ultimo sondaggio commissionato all’Istituto Freni dal capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, e che è stato presentato stamani a Palazzo Vecchio.
‘La presenza degli extracomunitari, i venditori abusivi e la vittimizzazione nell’area di San Lorenzo e del Mercato Centrale’ il titolo dell’inchiesta.
<

Purtroppo, l’Amministrazione non si interroga sul perché i fiorentini hanno abbandonato San Lorenzo. Tutto questo è il risultato di politiche di mobilità, infrastrutturali e commerciali sbagliate, che hanno portato gli abitanti a lasciare un quartiere diventato invivibile. Occorre dunque che il Comune di Firenze, da poco ‘svegliatosi’ sull’argomento, prenda i giusti rimedi in modo da invertire la brutta tendenza verso cui sta andando tutto il centro>>.
Per quanto riguarda il sondaggio, si riscontra fra i residenti della zona di San Lorenzo una prevalente convinzione che gli immigrati si sentano ormai sottratti alla regola della legalità e operino al di fuori di ogni sistema di controllo (il 47% crede che abbiano ‘poco’ rispetto, il 37% ‘abbastanza’ e il 15% ‘per niente’).

La percezione dell’inosservanza degli obblighi della legalità risulta particolarmente diffusa fra i lettori de La Nazione (2 lettori su 3) e più intensa fra le donne rispetto agli uomini.
Il 65% non gradisce la sostituzione dei negozi di vicinato con nuove attività commerciali e di servizio quali i Call Center ed i negozi di alimentari di natura etnica che popolano per esempio via Panicale. E non sono mancati intervistati che hanno lamentato il comportamento dei proprietari che hanno concesso, per avidità, i fondi commerciali agli immigrati ‘per guadagnare di più’.

Ma c’è anche un atteggiamento più aperto verso la ‘novità’ e i vantaggi dell’integrazione da parte di un po’ più di un residente su tre, spesso appartenente alla categoria dei liberi professionisti.
Ma di chi è la colpa di questa trasformazione radicale del tessuto urbano di San Lorenzo? Il 47% non ha dubbi e indica come principale imputato il Comune di Firenze, chiamato in causa soprattutto per la concessione delle licenze: ‘il Comune ha dato permessi a tutti’, ‘Firenze non è pronta per questa trasformazione’; ‘chi amministra dovrebbe controllare di più’, ‘c’è poco controllo da parte dell'amministrazione comunale’, sono state alcune risposte.

Per l’11% invece la colpa è del governo.
L’11% crede invece che siamo di fronte a un ‘cambiamento in meglio’, mentre il 6% ritiene che tutto ciò sia dovuto alla leggi del mercato, e al fatto che gli immigrati hanno più soldi.
Per l’84% degli intervistati il Comune è responsabile della trasformazione economica in atto in centro. Ciò è dovuto al fatto che nella percezione largamente maggioritaria dei residenti tocca al Comune regolamentare la situazione del commercio; per molti intervistati il Comune avrebbe dovuto rifiutare la concessione della licenza commerciale (o comunque controllare con maggiore severità la sua effettiva attività), per una minoranza si tratta invece di un’apertura ai bisogni della popolazione immigrata alle cui esigenze sono rivolte le nuove attività commerciali.


Anche se concentrata in alcune aree della zona di San Lorenzo, la presenza dei venditori abusivi ha raggiunto un livello che travalica la soglia di sopportabilità per il 44% dei residenti. La richiesta di un intervento di natura repressiva è ampiamente maggioritaria (67%). Alcuni intervistati hanno invece sostenuto l’inutilità dell’azione repressiva in quanto inefficace.
Purtroppo, si segnala che non sono stati recepiti dai residenti segnali di miglioramento della situazione. Insomma, l’operato della Giunta Comunale e delle forze dell’ordine non ha dato risultati significativi ed il fenomeno della presenza di abusivi viene percepito sostanzialmente stabile rispetto a un anno fa (55%), anche se per una quota consistente di residenti (più di uno su 3, pari al 39%) risulta in ulteriore espansione.


Per quanto concerne la valutazione della vittimizzazione (la percezione da parte dei cittadini del livello di rischio al quale sono esposti) vediamo che più di un residente su 3 dichiara di sentirsi poco o per niente sicuro ad attraversare a piedi la zona di residenza di notte. Escludendo i residenti che affermano di non uscire di casa la sera, la quota sale al 45%.
La percezione di insicurezza decresce man mano che ci si allontana dall’epicentro individuabile nelle strade che convergono verso piazza del Mercato Centrale.


Il 36% si sente ‘abbastanza’ sicuro di notte, il 19% ‘per niente’ (uguale la percentuale di chi non esce) e il 17% ‘poco’. E il 44% afferma di aver rinunciato alle uscite serali per paura.
Gli intervistati non hanno mancato di percepire un aumento della presenza delle forze dell’ordine nella zona, ma la ritengono ancora insufficiente (67%). Solo un cittadino su 3 reputa adeguata alle esigenze la loro presenza delle forze dell’ordine.

In evidenza