Prato 7 novembre ¹05 Sono oltre 100 i Comuni che in Consiglio Comunale straordinario per porre all¹ordine del giorno la Finanziaria del governo. Sono stati proposti gli emendamenti alla manovra economica del governo redatti da Anci nazionale per dare un segno tangibile dello sforzo che i comuni stanno facendo per cambiare la Finanziaria 2006. ³L¹iniziativa di oggi, con i consigli comunali convocati per sostenere gli emendamenti dell¹Anci alla legge finanziaria -afferma Paolo Fontanelli, presidente di Anci Toscana e sindaco di Pisa- è importante soprattutto per chiedere al governo di avviare un confronto serio e reale con gli enti locali, confronto che finora non c¹è stato².
³Con il maxiemendamento annunciato dal governo -continua Fontanelli- si possono introdurre cambiamenti che, senza intaccare gli obiettivi della manovra, possono mettere i comuni nella condizione di poter sospendere i servizi ai cittadini. Questo chiediamo come Anci, non svolte politiche che non riguardano la sfera delle nostre funzioni. Ma se verrà riproposta l¹assoluta sordità con cui si sono valutate le nostre proposte, è evidente che ciò che si vuole è una scelta politica di penalizzazione delle autonomie locali.
E ciò non è accettabile².
³Con tagli di questa consistenza -afferma Paola Prizzon, reponsabile Finanza Locale per Anci Toscana e sindaco di Pergine Valdarno- saremo costretti a chiudere. Nel nostro comune avremo una riduzione della spesa corrente di 225.645 euro, quando negli anni scorsi la tendenza è stata quella di una crescita del bilancio di spesa per dare risposte alle esigenze della comunità. Adesso si chiede ai comuni di tornare al saldo del 2004 e tagliarlo del 6,7%. Non ci si rende conto cosa significa questo in termini di beni e servizi: non potremmo più sostenere gli aumenti dei costi del gasolio, dell¹energia elettrica, saranno a rischio le manutenzioni².
³Ma l¹elemento più grave della manovra -conclude la Prizzon- è l¹imposizione del tetto di spesa che lede l¹autonomia degli enti locali garantita dalla Costituzione².