Domenica 18 settembre riapre la caccia e le 120.000 doppiette toscane torneranno in azione
Domattina la manifestazione nazionale contro la Caccia in Piazza Signoria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 settembre 2005 19:49
Domenica 18 settembre riapre la caccia e le 120.000 doppiette toscane torneranno in azione<BR>Domattina la manifestazione nazionale contro la Caccia in Piazza Signoria

16/9/05- Avrà luogo domattina a Firenze, in Piazza Signoria, la Manifestazione Nazionale contro la Caccia, ed organizzata dalla Lega per l'Abolizione della Caccia e l'adesione di numerose associazioni animaliste ed ambientaliste di tutta Italia. La Regione Toscana ha voluto nei mesi scorsi cancellare la necessità di scegliere in modo esclusivo alcune modalità di caccia e così oggi i cacciatori possono cacciare in tutte le possibili forme di caccia. E' stato anche annullato il divieto di caccia sui valichi montani interessati dalle rotte di migrazione, che era anche questo indicato dalla legge nazionale.
Sono ulteriori nuovi passi verso la totale deregulation della caccia, che ormai è oggi la realtà della caccia in Toscana: caccia in tutte le forme per ogni cacciatore; caccia agli ungulati fuori stagione; richiami vivi senza più anelli di identificazione; mobilità dei cacciatori pressoché totale; ambiti territoriali di caccia enormi, apertura anticipata contro il parere dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, abbattimenti fuori periodo (di alcune specie) diffusi ormai dappertutto e in ogni periodo; e molte altre deviazioni dalla norma nazionale.

"L'Amministrazione Provinciale sta facendo molto per i diritti degli animali, sta infatti nascendo la Consulta degli Animalisti, fortemente voluta dal Gruppo Consiliare dei Verdi e sostenuta da tutta la maggioranza -sottolinea il consigliere dei Verdi Luca Ragazzo- tuttavia c'è ancora molto da lavorare a livello culturale sulla caccia, che viene percepita da molti, anche nella stessa classe politica, come uno sport o peggio come un'attività culturale".
Nel frattempo Ragazzo interviene sul calendario venatorio provinciale che ha prolungato la caccia alla pernice rossa e starna fino 30 gennaio 2006 nelle "aziende faunistico-venatorie": una decisione che il consigliere provinciale dei Verdi ritiene non sia consentita dalla normativa venatoria.

In una domanda d'attualità che ha presentato in consiglio provinciale sottolinea infatti che in il provvedimento della Provincia consentirebbe per la starna e pernice rossa un periodo di caccia di tre mesi e mezzo, mentre la normativa lo prevede di due mesi e mezzo (dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre): è stato quindi impropriamente allungato "l'arco temporale di caccia" che la legge nazionale stabilisce per le singole specie.
"La caccia in Toscana è sempre più insostenibile – dice Guido Scoccianti, vicepresidente del WWF Toscana - l’impatto che essa ha sulla fauna è gravissimo.

Per soddisfare i cacciatori, i politici e gli amministratori stanno sistematicamente calpestando la legge nazionale e le norme comunitarie. Ai nostri politici e amministratori chiediamo se gli animali non contano nulla e se anche i tanti altri cittadini non cacciatori (che sono la maggioranza) non contano nulla. E’ uno scandalo che deve finire"

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